Ieri è stato inaugurato il percorso 100 Laghi Bike che passerà attraverso il Parco Nazionale dell’Appennino e il Parco Regionale dei Cento Laghi. La pista cicloescursionistica inizia a Lagdei, nel comune di Corniglio, e arriva sino a Prato Spilla, nel comune di Monchio delle Corti. Si raccomanda l’utilizzo di mountain bike e biciclette con pedalata assistita, dato che il tracciato presenta un dislivello di 800 metri e si sviluppa su strade forestali e percorsi immersi nei boschi. La 100 Laghi Bike nasce per valorizzare le bellezze naturali del territorio e permette anche la degustazione di prodotti tipici nei diversi punti di ristoro, in questi stessi luoghi è poi possibile pernottare e riposare, data la lunghezza del percorso di ben 25 kilometri. Sarà a breve disponibile un’App che permetterà di avere maggiori informazioni sul percorso e un QR Code sui cartelli per essere georeferenziati, cosi da non perdersi.
Il sindaco di Monchio delle Corti Claudio Riani ha spiegato in maniera esaustiva il valore dell’iniziativa ed ha fornito molte informazioni sulla 100 Laghi Bike:
Come nasce l’idea della 100 Laghi Bike?
“Nasce da un’idea che avevo avuto io già due anni fa e che mi sarebbe piaciuto realizzare, poi ci siamo messi a parlarne io e l’assessore provinciale Nicola Cesari e da questa chiacchierata è nata l’esigenza di creare questa iniziativa. Io lo reputo uno strumento turistico tra virgolette, perché noi abbiamo dei territori bellissimi, luoghi in cui si può dormire, luoghi in cui si può mangiare, ma soprattutto posti da visitare e da conoscere, solo che non c’era niente da poter presentare ad un turista, non c’era niente da poter dare, da offrire per poter far conoscere il nostro territorio. Quindi è stato pensato di creare questa pista ciclo escursionistica che va da Lagdei, che è un rifugio che fa parte del patrimonio della provincia ed arriva a Prato Spilla, che è un’altra stazione turistica. Abbiamo sviluppato questo progetto con provincia e comuni di Monchio e di Corniglio, il comune di Corniglio si è dichiarato disponibile e ha partecipato con noi. Quindi abbiamo creato questa ciclo escursionistica che va sulle strade forestali all’interno del parco dei 100 laghi e del parco nazionale dell’Appennino tosco emiliano, nel comune di Corniglio e Monchio e unisce le due stazioni di Lagdei di Prato Spilla. Quindi adesso chi viene sù sa che c’è questo percorso, il percorso è tabellato e nelle tabelle c’è tutta la descrizione di quello che si può trovare lungo il percorso: dove si può mangiare e dove si può dormire. È stata creata un’ app apposita e su qualsiasi segnavia, anche sulle piccole frecce, c’è un QR code che riporta direttamente all’app e ti georeferenzia. Quindi tutto il percorso della 100 laghi è georeferenziato ed è quasi impossibile perdersi, a meno che in certi punti non prenda bene Internet magari ci potrebbero essere dei problemi, però alla fine è stato proprio creato per far sì che chiunque venga sulla 100 laghi bike non possa perdersi e possa essere sempre georeferenziabile”.
Ci sono dei tour guidati?
“Per il momento non abbiamo ancora servizi come visite organizzate o navette che possano pensare al recupero delle biciclette e riportarle indietro, su questo non siamo ancora attivi perché il progetto sta nascendo adesso, stiamo finendo di montare i cartelli proprio in questi giorni e stiamo ultimando l’app per averla attiva a partire dal 28 se ci riusciamo, o comunque dai primi di giugno, diciamo che quest’estate sarà di prova per verificare se il tutto funzioni bene e se ci qualcosa da migliorare. Speriamo il prima possibile di renderci autonomi, di organizzare magari delle guide escursionistiche e dei tour organizzati e poi avere qualcuno che si occupa anche di fare il servizio navetta per riportare le biciclette nel luogo di partenza. Ora siamo anche in attesa della nuova gestione Prato Spilla che dovrebbe arrivare ai primi di giugno, diciamo che per organizzare tutto ci sarà bisogno anche della gestione di Prato Spilla che funzioni. Questo perché è il luogo in cui si arriva o eventualmente di da cui si parte, perché la 100 laghi bike può essere percorsa sia in un senso che nell’altro, è stata fatta e studiata per avere un giro “ideale” però ci si può immettere e uscirne quando si vuole per visitare tutto il territorio. Altra cosa importante della 100 laghi bike è che una volta che si è fatto il percorso in bicicletta, si può fare anche il percorso a piedi che unisce le stazioni sempre di Prato spilla e di Lagdei, però passando nella parte alta del crinale lungo i seniteri Cai e questo si chiama “100 laghi Trail” , è un percorso descritto nell’app anche questo e dal quale si può accedere a tutti i laghi glaciali di crinale che ci sono nel nostro territorio. Facendo il “100 laghi Trail” si possono incontrare una decina di laghi, ad alcuni ci si passa direttamente di fianco, mentre altri li si vede dal crinale , però il percorso è stato fatto con tutte le varie deviazioni per poter passare e vedere tutti i laghi glaciali dell’alta Val Parma“.
C’è un punto di noleggio bici?
“Sì, ci sono diversi punti di noleggio bici: ce n’è uno a Lagdei nel Comune di Corniglio, uno a Trefiumi nel Comune di Monchio delle Corti e un altro punto di noleggio a Rigoso frazione sempre di Monchio. Poi un domani, attivata la gestione di Prato Spilla, dovrebbe attivarsi un nuovo punto di bikesharing anche a Prato Spilla , però questo verrà fatto in un secondo momento, è ancora tutto da vedere. Quindi ce n’è uno a Lagdei, uno nella frazione Trefiumi di Monchio e uno nella frazione di Rimosa di Monchio”.
Che impatto avrà questo percorso sul turismo?
“Io spero che impatti molto, ma secondo me su da noi c’è già tantissima gente che viene a girare con le mountain bike , solo che non c’è un percorso organizzato e non può essere neanche verificato quante persone giungano sul territorio. Dotandoci di questo sistema sicuramente aumenteranno, anche perché stiamo pubblicizzando la cosa, siamo gemellati con la “Food valley bike” abbiamo fatto le cartine sui due lati, c’è da una parte la 100 laghi e dall’altra la Food valley bike, quindi uno farà del bene all’altro. È studiato per far dormire le persone sul territorio, perché ha una lunghezza tale per cui conviene passare fuori un weekend. Io spero che questo sia il punto di partenza, spero che chi ci sarà dopo di me continui a seguire quest’idea di proporre dei tour guidati che possano far crescere il territorio. Abbiamo un territorio bellissimo, bisogna solo farlo conoscere e per farlo si deve creare qualcosa che spinga le persona a visitarlo, bisogna mostrarlo sui social e su Internet e far sì che la gente lo conosca”.