Albareto, fungaiolo si perde nei boschi: ritrovato in serata
Erano le 20,00 di ieri quando un 68enne parmigiano, che nel pomeriggio si era perso nei boschi tra Albareto ed il Passo dei Due Santi, è stato ritrovato
Verso le 17.00 di ieri, un 68enne residente a Parma ha contattato la Centrale Operativa dei Carabinieri di Borgo Val di Taro, riferendo di trovarsi nel bosco in cerca di funghi e di essersi perso. L’uomo con alcuni problemi di deambulazione, non era in grado di fornire la sua posizione, indicando approssimativamente di trovarsi in zona Passo dei due Santi. L’operatore di centrale, seguendo il protocollo che si applica in questi casi, servendosi della tecnologia a sua disposizione ha provato a localizzare il cellulare dell’uomo, utilizzando l’applicazione WhatsApp, ma il tentativo non è andato a buon fine in quanto l’area anella quale si trovava il 68enne non era coperta da segnale internet. I Carabinieri a questo punto, non potendo avvalersi della moderna tecnologia, hanno fatto ricorso a tutte le risorse in termini di uomini e mezzi disponibili in quel momento, supportate da personale dei Vigili del Fuoco e del soccorso alpino e della Protezione Civile, pronti ad intervenire una volta individuato l’uomo.
Ma la localizzazione si è rivelata tutt’altro che semplice e con l’avvicinarsi del buio la situazione non andava a migliorare. A questo punto l’operatore di centrale, seguendo uno schema studiato e pianificato, ha disposto che ogni pattuglia impegnata nelle ricerche azionasse in un determinato momento lampeggianti e sirene, nella speranza che il 68enne riuscisse a percepirle comunicandolo alla centrale con la quale era in costante contatto telefonico.
Dopo alcuni tentativi andati a vuoto, il 68enne forniva la prima indicazione utile, percependo il rumore della sirena attivata da una pattuglia dislocata in località Albareto. Da quel momento in poi, utilizzando lo stesso metodo i Carabinieri hanno ristretto in modo significativo l’area delle ricerche, dando la possibilità alle squadre di soccorso, supportate da unità cinofile, di individuare e recuperare l’uomo, che di fatto si trovava in una zona impervia. Il 68enne piuttosto provato dalla disavventura ma comunque in buone condizioni, è stato trasportato in Ospedale di Borgo Val di Taro dal personale del 118 per una valutazione complessiva del suo stato di salute.
Una vicenda che si è conclusa nel migliore dei modi e che restituisce un feedback assolutamente positivo in tema di collaborazione fra tutte le strutture deputate al soccorso, che hanno interagito e operato in piena sinergia, rimettendo al centro quel “capitale umano” da sempre elemento essenziale per il coretto funzionamento del lavoro di squadra che ha permesso di riportando a casa, sano e salvo, il 68enne “fungaiolo”.