Attacco del Parma senza titolari o riserve: gol e assist arrivano da tutti

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Dopo la larga vittoria del Parma a Catanzaro rimangono i numeri di una classifica da capogiro, non solo per i 13 punti conquistati in cinque partite (solo il derby con la Reggiana ha frenato i gialloblù) ma anche nella voce gol fatti e gol subiti. Di solito i campionati in Italia li vincono le miglior difese e i crociati nelle prime cinque giornate hanno subito una rete su calcio di rigore (inesistente) a Pisa. I ducali in Calabria hanno collezionato il quarto clean sheet stagionale. Ma veniamo alla voce gol fatti. Dei sei marcatori del Parma tutti quanti giocano nel reparto avanzato e in gran parte sono stati segnati da giocatori subentrati nella ripresa (vedi Colak, Partipilo e Bernabé). Poi ci hanno pensato i tre rigori infallibili di Benek e il suo primo gol su azione realizzato al Ceravolo, il gol capolavoro di Bonny a Pisa e il primo centro in campionato di Man.
Di questo Parma la cosa veramente positiva e che mette in difficoltà mister Pecchia è che non esistono titolari o riserve. Chi gioca dall’inizio o chi entra a partita in corso lo fa con il giusto approccio e con la mentalità vincente. Gli 11 gol segnati in questo inizio torneo dimostrano una maggiore cattiveria sotto porta degli uomini d’attacco ma non solo. Arrivano assist importanti che mettono il compagno di squadra nelle condizioni di fare gol (vedi i passaggi vincenti di Sohm a Pisa e a Catanzaro, oppure gli slalom di Begic prima di servire il cross). Il Parma dimostra di essere una squadra perché gioca con tutto il reparto avanzato e il gol arriva con facilità perché si verticalizza di più e il pallone scorre con maggiore fluidità. Forse il post Vazquez ha risolto i problemi dei crociati sotto porta? Ancora presto per dirlo, il campionato è ancora lungo. Ma il Parma non può nascondersi da essere la grande favorita per uno dei primi due posti in classifica.