La Pianura Padana si conferma con la peggiore qualità dell’aria d’Europa: la più alta incidenza di mortalità legata all’esposizione al Pm2,5 si registra nelle città della pianura Padana, in Polonia e in Repubblica Ceca. La rete “Parma a Dimensione Umana“, composta da 60 realtà associative di Parma, ha deciso di farsi portavoce dei cittadini sempre più angosciati di fronte ai dati che ogni giorno le centraline fisse di Arpae rilevano sulla qualità dell’aria di Parma, dei cittadini stanchi di non fare più notizia. “Ogni volta che i livelli delle polveri sottili superano i limiti previsti dalla legge il diritto alla salute dei cittadini non è tutelato. L’esposizione al particolato è oggi la sesta causa di perdita di anni di vita potenziale a livello globale dopo l’alta pressione sanguigna, il fumo, l’obesità, il diabete e le nascite premature“, si legge nel comunicato.
“Vivere in una città “sana” non è un capriccio ma un diritto fondamentale che sancisce la libertà del singolo cittadino. La vita all’aperto, l’aria che respiriamo e il sole sono elementi necessari alla salute degli individui e in particolar modo dei bambini, perciò devono essere garantiti nella loro integrità“, continua Parma Dimensione Umana. Per informare la città e aprire un dialogo con l’Amministrazione, PDU ha lanciato una raccolta firme per chiedere alcune azioni concrete. La petizione in 36 ore ha raccolto 250 firme e allo scadere del terzo giorno 700 firme. “Data la gravità della situazione, riteniamo sia necessario coinvolgere l’intera cittadinanza in un processo di conoscenza e di partecipazione“.
Le richieste all’Amministrazione Pizzarotti
Parma Dimensione Umana ha chiesto al sindaco Federico Pizzarotti e alla Giunta del Comune di Parma di favorire e sostenere concretamente l’impegno di informare e formare i nostri cittadini su questo tema di primaria importanza, e di promuovere le proposte di elaborazione collettiva di comportamenti consapevoli e di azioni virtuose, individuali e comuni.
Nel dettaglio PDU ha chiesto di:
- Redigere o pubblicizzare (se esistono già) obiettivi al 2025 e al 2030 finalizzati alla riduzione dell’inquinamento dell’aria, con resoconti di valutazione ogni 6 mesi.
- Proporre agli istituti scolastici di organizzare percorsi formativi sul tema della qualità aria.
- Ogni giorno rendere note sulla Home Page e sui canali social gestiti dal Comune di Parma le rilevazioni delle centraline Arpae sulla qualità dell’aria della città.
- Ogni mese informare la cittadinanza sui risultati ottenuti e le azioni finalizzate alla riduzione delle polveri sottili (nuovi alberi, costruzione piste ciclabili, edifici efficienti, ecc.), quantificando la riduzione presunta di inquinanti nell’aria, fornendo un rigoroso resoconto dei livelli di inquinamento derivante dalle principali fonti (trasporti, industrie, riscaldamento, aeroporto, inceneritore, allevamenti ed aziende agricole).
- Ogni anno promuovere la “festa dell’aria”(spunti per il titolo: “ARIAdiFESTA” / “ARIAinFESTA”), una giornata dedicata a questo primario bene comune; agli approfondimenti e allo scambio di esperienze; ai nuovi progetti, a quelli in formazione e in atto, con le valutazioni del bilancio annuale circa gli obiettivi al 2025 e al 2030 previsti.
- Affiggere uno o più striscioni in città (sul modello di quello già approvato per Giulio Regeni) per sensibilizzare l’opinione pubblica sui rischi dell’inquinamento dell’aria.