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Cobianchi, quale futuro? Uno spazio di aggregazione per le associazioni

di Chiara Corradi e Mariarosaria Vitiello Che il Cobianchi ha un futuro da valorizzare e…

di Chiara Corradi e Mariarosaria Vitiello

Che il Cobianchi ha un futuro da valorizzare e sfruttare lo abbiamo detto già nelle scorse settimane, con diversi articoli sul tema. Oggi avanziamo l’ultima delle tre proposte che abbiamo lanciato ai candidati sindaco delle prossime amministrative di Parma per la riqualificazione e il riutilizzo dello spazio sotto Piazza Garibaldi, da troppo tempo inutilizzato. Le possibilità di utilizzo sono tra le più varie: si va da quella sostenibile e che propone una piazza più green a quella di pubblico servizio, che riporterebbe il Cobianchi al suo utilizzo originario.

Il territorio parmigiano è ricco di associazioni che operano sul territorio: un terzo settore che troppo spesso è costretto ad arrancare tra difficoltà di gestione e burocratiche e che si basa prevalentemente sul volontariato. Uno spazio come quello del Cobianchi potrebbe essere, dunque, riqualificato e riutilizzato come luogo condiviso e sede per le varie realtà associative della città, che potrebbero organizzare eventi ed iniziative, ma anche semplicemente frequentarlo per le riunioni dell’associazione. L’ampiezza del locale permette anche di realizzare diverse sale, che possono permetterne l’utilizzo anche contemporaneo da parte di diversi enti. Come già sottolineato anche in occasione della proposta dei bagni pubblici sarà anche necessario prevedere l’abbattimento delle barriere architettoniche, in maniera che tutti possano usufruire con le stesse possibilità.

Uno spazio da utilizzare anche per lo studio

Come è emerso dai precedenti articoli sul tema, gli spazi dell’ex Cobianchi sono da anni oggetto di proposte che, purtroppo, svaniscono con la stessa rapidità con cui compaiono. Tra le varie proposte avanzate negli ultimi anni c’è anche quella di destinare gli spazi dell’ex Cobianchi alle associazioni culturali del territorio parmigiano. Con la pandemia – e con il distanziamento sociale che ne è derivato – molte associazioni si sono ritrovate in difficoltà poiché, disponendo di spazi stretti, le normative tutt’ora vigenti impediscono loro di poter tornare a organizzare incontri in presenza. Proprio per far fronte a queste difficoltà, il Comune di Parma aveva messo a disposizione spazi e sale civiche per lo svolgimento di riunioni, assemblee e manifestazioni culturali organizzate sia da enti pubblici che privati. Tali spazi andavano prenotati indicando giorno e fascia oraria ed era possibile inoltrare una richiesta per non più di tre giorni al mese.

Anche alcune associazioni sportive della città (tra cui Le Viole Amatori Parma ASD, Associazione Sportiva Dilettantistica L’Olimpica, Coopernuoto SCSD, Circolo Inzani ASD, Comitato Italiano Paralimpico CIP e GiocoParma ASD) hanno deciso di aderire all’iniziativa promossa da Parma Città Universitaria per offrire luoghi di studio a tutti i ragazzi universitari: dal 17 gennaio, gli studenti possono prenotare alcuni degli spazi comunali nei quali solitamente tali associazioni svolgono le loro attività. La maggior parte di questi spazi, tuttavia, si trova dislocata rispetto al centro città, sprovvisto di un luogo di incontro e aggregazione per studenti e associazioni. Da questo punto di vista, gli ampi spazi dell’ex Cobianchi rappresentano una risorsa importante da non sottovalutare.

Ci auguriamo che la futura amministrazione sappia cogliere l’opportunità e che questo spazio possa avere una nuova vita.

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