Il primo bilancio sui risultati delle elezioni nazionali arriva dal presidente della Provincia di Parma e sindaco di Fidenza, Andrea Massari. Un duro colpo per il Pd che, proprio nel collegio fidentino non arriva a superare il 20%, e che deve fare i conti con una sconfitta pesante ma non inaspettata. “Un dato è chiaro: in un momento così difficile per il Paese, il Paese non va a votare. Non credo sia solo il ritornello antico dei “politici che fanno schifo”, invece: se ci sono le bollette impazzite, la povertà che morsica le famiglie e le imprese una guerra e un’Europa spaventata dall’arrivo di solidissimi amici di Putin e dal draghicidio, credo che parlare in questo momento drammatico di Peppa Pig, vedere un nonno fare tik tok tac, promette assunzioni a valanga nel sud o l’apertura di bar nei piccoli centri sia il modo migliore per dire alla Comunità nazionale “scusate, non siamo all’altezza. State in famiglia, godetevi la giornata”.
“I dati confermano quello che vediamo da un mese e mezzo nei sondaggi: vince la destra e perde il centrosinistra diviso. Perché gli insegnamenti delle elezioni sono come i grandi classici, non passano mai di moda: chi corre diviso perde. Lo dico chiaro e subito, perché so che pochi o nessun dirigente del centrosinistra vorrà dirlo. Quando i numeri sono questi non è solo questione di calcoli fatti male sulle alleanze ma di contenuti e persone che fanno camminare quelle idee“, prosegue il sindaco di Fidenza nel suo post sui social.
“Il Pd – spiega – ha scelto anche stavolta di non essere chiaro e netto su tre, quattro punti capaci di fare la differenza per la vita delle persone. lo si vede dal modo con cui ha chiuso la porta in faccia a chi ha una visione chiara e netta dei problemi e delle possibili soluzioni: parlo dei Sindaci e degli amministratori locali. Non basta candidarne due o tre qua e la. Manca la capacità di ascoltarli. C’è una questione economica e sociale enorme fuori nelle comunità. I Sindaci la stanno combattendo a mani nude con uno Stato che non va oltre i bonus e i soldi di quei bonus arrivano solo ad una minima parte della popolazione. Oppure, come nel caso dei 7-8 bonus per l’energia e la casa vanno a favore di chi è già economicamente benestante. Il Pd non ha risposto a queste domande e quel che è peggio non lo ha fatto nei lunghi anni in cui è stato al governo“.
E’ dura tornare credibili in due mesi quando per anni non hai fatto nulla e non puoi nemmeno spacciarti come “il papà del reddito di cittadinanza”. Penso che se ai vertici del Pd si fossero fermati ad ascoltare i sindaci si sarebbero potute fare e dire cose migliori e più utili. Invece qualcuno ha preferito parlare di camper elettrico, parlare di fascismo e impostare una sinistra bella ciao quando qui il problema sono i conti e l’economia e una burocrazia sempre più mostruosa“, conclude.