Elisa Lorenzani: “Grazie agli asini ho ritrovato me stessa e ho imparato a rallentare”
Elisa Lorenzani racconta il suo progetto “Asini nel Cuore”; nato per riscoprire il valore sociale di questi animali e far comprendere la loro utilità anche nella Pet Therapy
Elisa Lorenzani racconta il suo progetto “Asini nel Cuore“; nato per riscoprire il valore sociale di questi animali e far comprendere la loro utilità anche nella Pet Therapy
di Vanessa Allegri
Gli asini hanno aiutato l’uomo a costruire le strade, lo hanno affiancato fedelmente nel lavoro dei campi, hanno combattuto e sono morti con lui durante la guerra. In sostanza, l’asino ha contribuito a scrivere la nostra storia. Eppure dire “sei un asino” ha tuttora una connotazione negativa. Elisa Lorenzani non la pensa così. Da sempre prova per questi simpatici quadrupedi delle orecchie lunghe un amore viscerale: “Per me l’asino è l’animale più bello che ci sia. Sono dolci e docili, ma anche curiosi, eleganti e – soprattutto – molto intelligenti”.
Nel maggio 2011 suo marito Carlo decide di assecondare la sua passione regalandole due asini: Giannetta e Crispino. La nuova generazione non si fa attendere: nel 2013 nasce infatti Viola, seguita l’anno successivo da Maurizio. Di recente, Elisa scopre per caso come mai si senta così in simbiosi con questi animali: “Il mio bisnonno Pietro, che purtroppo non ho conosciuto, aveva un asino uguale a Giannetta. Percorreva la campagna con un carretto in compagnia del suo inseparabile amico per dare nuova vita agli attrezzi agricoli. È stata una bellissima scoperta – confida Elisa – un ritorno alle origini.
Questa rivelazione è per Elisa motivo di grandi riflessioni. “Sono dottore commercialista e revisore dei conti. Ho fondato uno studio che mi ha dato tantissime soddisfazioni; lavoravo fino a dodici ore al giorno con grande dedizione – racconta. Guardando nel mio futuro ho tuttavia capito che dovevo soppesare meglio le mie priorità”.
Un’importante eredità
Suo padre era mezzadro e le ha lasciato in eredità una meravigliosa casa attorniata da campi scoscesi a Talignano, nei Boschi di Carrega. Impiegò dieci anni a costruirla, lavorando con costanza e determinazione ogni sera, il sabato e la domenica. Elisa tuttora si commuove al pensiero. I sacrifici di suo papà però non sono vani. Dalla terrazza c’è una vista che riempie gli occhi di bellezza e colma lo spirito di serenità.
Elisa desidera valorizzare questo importante lascito, trasformando la sua passione per gli asini in un lavoro. Per riabilitare il valore sociale dell’asino e permettere a tutti noi di riscoprire le nostre radici, nasce “Asini nel Cuore“. La figura del padre è per Elisa un punto di riferimento e un esempio da seguire. Da lui non eredita solo la casa, ma anche l’ostinazione nel perseguire un obiettivo. “Lo stesso impegno che mettevo nel mio studio lo impiego ora con i miei animali – spiega Elisa. Il mio lavoro di commercialista – che ora svolgo marginalmente – è comunque ancora importante. I conti a fine mese devono tornare, nessuno lo sa meglio di me”.
Antiche Storie In cui Noi Osiamo ritornare
Per riassumere ciò che l’asino rappresenta per lei, Elisa elabora un acronimo: Antiche Storie In cui Noi Osiamo ritornare. Questo slogan è il punto di partenza di tutte le attività che organizza. Una di queste è “YogAsino – Go Slowly”. Elisa insegna Yoga e crede che il connubio tra questa pratica e gli asini sia perfetto. “Lo yoga serve per rilassarsi e l’asino in questo è di grande aiuto. È un animale tranquillo, trasmette calma. Raggiunge la meta a passi lenti ma costanti. YogAsino è quindi uno strumento per rallentare – chiarisce Elisa. I partecipanti nello specifico cammineranno e praticheranno yoga posando i tappetini di fianco al recinto degli asini. Potranno poi avvicinarsi agli animali e coccolarli”. Chi fosse interessato, potrà sperimentare questa esperienza a Talignano ogni sabato mattina dalle 10 alle 11.
Pet Therapy: quando rallentare diventa una cura
Il potere calmante dell’asino è però talmente forte da poter essere utilizzato anche a scopo terapeutico. Grazie alla legge nazionale approvata nel 2015 e recepita in Emilia-Romagna tramite l’accordo Stato-Regioni, la pet therapy è riconosciuta come supporto e integrazione della medicina tradizionale. Durante i cosiddetti “Interventi Assistiti con animali” dovrà essere presente un’equipe formata da medico (il quale può delegare ad un infermiere o psicologo), veterinario e coadiutore. Quest’ultima è una figura nuova e ha il compito di fare da intermediario tra il paziente e l’animale. Dopo aver frequentato il corso, Elisa è ora abilitata a questo ruolo.
Ha intrapreso da pochi mesi questo percorso, ma ha già potuto riscontrare dei risultati incredibili. “Quando un bambino agitato si avvicina ad un asino – spiega Elisa – rallenta, si tranquillizza. Lo stesso vale per bambini timidi e paurosi, che grazie al rapporto con l’animale acquistano coraggio e autostima. L’asino è un animale empatico, entra subito in sintonia con chi ha di fronte e si comporta di conseguenza. Percepisce l’agitazione, i disagi e le sofferenze”.
Un episodio in particolar modo è impresso nella mente e nel cuore di Elisa. “Crispino, il più grande e diffidente tra tutti gli asini, una volta si è avvicinato spontaneamente ad un ragazzo che soffre di attacchi di panico. Ha posato la testa sul suo petto ed è stato lì immobile per tre minuti – racconta Elisa con la voce ancora piena di emozione. Il ragazzo aveva le lacrime di gioia; non si spiegava questo comportamento ma al tempo stesso sapeva di esser stato scelto e questo lo ha fatto sentire importante.
La prima ad esser stata guarita dagli asini è proprio Elisa. “Grazie agli asini mi sono ritrovata – rivela. La mia vita era frenetica, correvo troppo. Quando ho scalato la marcia, oltre a me stessa, ho ritrovato anche le cose che mi fanno star bene e che mi fanno iniziare la giornata col sorriso. Citando una frase ricorrente del mio amico asinaro Massimo Montanari: Lenti ma presenti”.
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