Nell’impresa leggendaria del quartetto che ieri ha vinto la staffetta 4×100 alle Olimpiadi di Tokyo c’è un po’ di Parma. Con Lorenzo Patta, Filippo Tortu e Marcell Jacobs c’era anche Eseosa Fostine Desalu, detto Fausto, come lui stesso preferisce essere chiamato. Desalu è nato a Casalmaggiore e ha vissuto a Sabbioneta fino ai 17 anni. Oggi ne ha 27 e dal 2018 si allena tutti i giorni sulle piste di atletica di via Po a Parma, nello stadio Lauro Grossi e Palalottici, guidato e seguito dal maestro Sebastian Bacchieri. Il nuovo record italiano nella 4×100 – che è valso la medaglia d’oro al nostro quartetto – è stato quindi costruito anche sul tartan parmigiano. Un tempo strepitoso di 37”50 che riporta l’oro olimpico in Europa dopo ben 17 anni. Una pagina indelebile per l’Atletica del nostro paese, che sicuramente si ricorderà anche la mamma di Fausto Desolu, in quegli attimi proprio a Parma, con la famiglia per cui lavora come badante: “Sono impazzita di felicità, non vedo l’ora che torni a casa per abbracciarlo“, ha detto mentre il figlio gioiva dall’altra parte del mondo.

Il suo ragazzo ha vinto l’oro olimpico e lei è stata invitata su Rai 2 al Circolo degli Anelli per raccontarne la storia. Però ha declinato gentilmente: “Non posso venire, devo fare la badante“. Per poi aggiungere alla conduttrice che si occupa “di una signora anziana, mi devo occupare di lei. Sono arrivata dalla Nigeria, mio figlio è diventato cittadino italiano, l’ho cresciuto da sola tra mille difficoltà. Non parlavo una parola di italiano e mio figlio mi diceva sempre ‘mamma, non ti preoccupare, io diventerò qualcuno’“.

Fausto Desalu e il record di Mennea da battere nei 200

Fausto corre dal 2007 e fa parte del gruppo delle Fiamme Gialle. Nel 2011 ha stabilito il primato allievi nei 60 metri a ostacoli indoor (7″86). Ma la sua specialità sono i 200 metri, in cui ha un tempo personale di 20″13, secondo in Italia solo a quello di Pietro Mennea. Purtroppo on è riuscito a qualificarsi per la finale di Tokyo, ma lo spirito è quello di chi è affamato e vuole entrare nella storia. “Non mi sento un atleta arrivato, lavorerò per migliorarmi – ha dichiarato ieri dopo aver vinto l’oro nei 4×100 -. Ho sempre il mito di Mennea, voglio avvicinarmi sempre di più al suo record: provare a batterlo o avvicinarmi a lui è il mio obiettivo“.

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