Da troppi anni alcune aree del Cimitero di Felino sono state abbandonate, senza mai intervenire con lavori di manutenzione ordinaria. Queste mancanze hanno aggravato le varie criticità che ormai non passano più inosservate ai Felinesi che regolarmente frequentano il Cimitero per onorare i propri defunti. Naturalmente le varie Amministrazioni si sono spese in parole e promesse per attivare un celere restauro dei tetti ed impermeabilizzazioni, ma solo la Determina Comunale del 18 settembre del c.a. ha finalmente deliberato l’approvazione per la manutenzione straordinaria delle coperture del nostro Cimitero con un budget pari a 80.000,00 euro, spiega il consigliere Enrico Campari.

Questa somma di denaro – prosegue – arriva da un mutuo richiesto in data 27 Marzo c.a. e concesso dalla Cassa Depositi e Prestiti al Comune di Felino. Questa notizia, in parte, è certamente gradita, perchè garantirà finalmente l’avvio dei lavori, ma resta da capire come mai la stessa richiesta di mutuo era stata avanzata nel dicembre 2022, ma poi bloccata, fino alla Delibera di Giunta del marzo 2023“. In pratica la Giunta Comunale ha dovuto ri-approvare il progetto giustificandosi come segue: “Visto che per esigenze impreviste l’Amministrazione non ha potuto affidare le lavorazioni previste dal progetto”. Dispiace non essere stati informati di quali “esigenze impreviste” tra dicembre 2022 e marzo 2023 hanno impedito all’Amministrazione di eseguire il progetto approvato 84 giorni prima“.

Sindaco e Assessori dovrebbero informare la cittadinanza delle varie iniziative che l’Amministrazione Comunale intende sostenere, ma anche le impossibilità di non riuscire a sviluppare alcuni progetti nei tempi desiderati. Tanti Felinesi si sono recati al Cimitero durante la giornata di Ognissanti, ma ancora nessuna traccia di lavori in corso. Quali difficoltà ancora ci sono per attivare le manutenzioni, e quanto tempo ancora i nostri defunti, quelli che hanno reso Felino un’eccellenza, saranno onorati di un Campo Santo riqualificato. Poi…. ancora una volta il nostro sistema finanziario nazionale non è in grado di sostenere una dignitosa riqualificazione di un Cimitero, ma solo fondi per restauri di Campi Santi monumentali e storici. Da quì si capisce che il nostro Cimitero è di serie “C”. Per farlo, si è dovuto attivare un bel mutuo della durata di vent’anni”.

“Mi domando! Ma cosa dobbiamo ancora subire per capire che il nostro Paese si trova in una morsa finanziaria, via Unione Europea, che decide con le sue assurde agende, il destino di una Nazione che giorno dopo giorno sta perdendo la sua autonomia, la sua dignità, le sue culture e ancor peggio il suo diritto di emettere denaro per esempio per un restauro di un Cimitero di paese? Credo che sia ora di fermare questo scempio che sta costringendo gli Italiani a sempre più restrizioni, meno servizi, meno sicurezza, meno istruzione, meno sanità. E’ arrivato il tempo di smettere di fare la colonia dell’UE e di ridare al nostro Stato, inteso come entità Sovrana, una politica fiscale ed un’ autonomia monetaria, così da rendergli quella dignità e funzioni sociali essenziali alla sua stessa esistenza, affinché in alcune particolari situazioni di crisi socio-economica, si possa annullare il paradigma del debito al fine di garantire un’esistenza libera e dignitosa ai suoi cittadini“, conclude Campari.