Il nostro luogo del cuore

C’è tempo fino al 10 aprile per votare il Casino dei Boschi di Carrega tra i “Luoghi del Cuore” FAI

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Photo Credit: Paolo Gepri

Non possiamo perdere l’occasione di preservare e valorizzare il Casino dei Boschi di Carrega di Sala Baganza. Fino a domani, 10 aprile, è possibile votarlo tra i “Luoghi del Cuore” del FAI (Fondo Ambiente Italiano): è un dovere, ma anche un bellissimo diritto, quello di cliccare su questo link e dare il proprio contributo per una delle bellezze del nostro territorio.

I Luoghi del Cuore è una campagna nazionale per i luoghi italiani da non dimenticare, promossa dal FAI in collaborazione con Intesa Sanpaolo. È il più importante progetto italiano di sensibilizzazione sul valore del nostro patrimonio che permette ai cittadini di segnalare al FAI attraverso un censimento biennale i luoghi da non dimenticare. Dopo il censimento il FAI sostiene una selezione di progetti promossi dai territori a favore dei luoghi che hanno raggiunto una soglia minima di voti.

I 3 luoghi più votati nella classifica nazionale potranno accedere a un contributo rispettivamente di 70.000€, 60.000€ e 50.000€ presentando un progetto; tutti i luoghi con almeno 2.500 voti potranno partecipare al Bando I Luoghi del Cuore – che verrà lanciato a giugno 2025 – e richiedere un contributo fino a 50.000 euro candidando un progetto.

Vota il Casino dei Boschi di Carrega

Negli ultimi anni si è anche parlato di vendita all’asta, ma il Casino dei Boschi è un immobile che merita di essere tutelato, per la sua storia e per la sua unicità. Residenza estiva di Maria Luigia d’Austria, duchessa di Parma, è immerso nel verde del Parco Regionale Naturale Boschi di Carrega, comprendente gli oltre 900 ettari di storico bosco facente parte degli antichi territori delle caccie e delle delizie del Ducato di Parma dal tempo dei Farnese.

Fu progettato dall’architetto francese Petitot su un preesistente chalet di caccia. Nel 1819 fu acquistato da Maria Luisa d’Austria, che incaricò l’architetto Nicola Bettoli di farne la sua residenza estiva ristrutturando l’edificio secondo lo stile neoclassico. Aggiunse un lunghissimo colonnato con al centro il Casinetto, un edificio con orologio e torre campanaria, che ospitava il teatrino di corte.

La duchessa incaricò il giardiniere Carlo Barvitius, proveniente dalla corte degli Asburgo, di impiantare un elegante giardino all’inglese. Nel 1870 il Casino dei Boschi e il parco circostante, che erano di proprietà del demanio nazionale del Regno d’Italia, furono ceduti all’Ing. Grattoni; dopo la sua morte, nel 1881, vennero acquistati dagli attuali proprietari, i principi Carrega di Lucedio.

Noi abbiamo votato, sia a livello personale sia come redazione: ora tocca a voi! Facciamo in modo che il Casino diventi un Luogo del Cuore FAI: con l’aiuto di tutti possiamo farcela. Importante: dopo aver votato sul sito, controlla la mail e conferma il voto.

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