“Penso di essere un fotografo solo come seconda parte, per la prima sono una persona, come tale penso e il pensiero è elemento fondamentale di quello che faccio, da qui nasce il mio lavoro”, affermava Luigi Ghirri, una delle figure più emblematiche della fotografia del secondo Novecento.
A trent’anni dalla sua scomparsa, è stato esposto per la prima volta al Palazzo del Governatore di Parma un interessante lavoro sul paesaggio culturale italiano, con oltre 150 fotografie. La mostra “Labirinti della visione. Luigi Ghirri 1991”, ha visto crescere rapidamente il numero di visitatori, tra parmigiani e turisti, con oltre 6000 presenze registrate nel primo mese di apertura.
Visto il grande successo ottenuto, l’Amministrazione Comunale, insieme ai curatori Paolo Barbaro e Claudia Cavatorta, in collaborazione con CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma e Archivio Eredi, con il sostegno della Regione Emilia-Romagna e di APT Servizi Emilia-Romagna, ha deciso di ampliare l’offerta culturale intorno alla mostra con un ricco calendario di appuntamenti. Completamente gratuiti e aperti a tutti, adulti e bambini, in questi appuntamenti verrà approfondito l’universo ghirriano, per avviarsi della sua arte e guardare con occhi nuovi la fotografia.