Le liti tra vicini di casa sono frequenti e, talvolta, difficili da risolvere. Secondo le statistiche, solo nel 2020 le cause civili in Italia per liti condominiali sono state 2 milioni, mentre circa il 32% ha avuto almeno un dissidio con il dirimpettaio. In caso di disputa tra vicini, che sia per schiamazzi notturni o per la condensa dell’aria condizionata che bagna il balcone e crea macchie di umidità o muffa, è sempre consigliabile cercare di risolvere la lite attraverso il dialogo e la mediazione, evitando così di inasprire i rapporti e di ricorrere alla via giudiziaria. Trovare un accordo tra le parti è sempre la soluzione migliore, ma ciò, tuttavia, non significa tollerare ogni forma di prevaricazione. In caso di violazione del regolamento del condominio, è possibile rivolgersi all’amministratore di condominio. Al contrario, se la controversia non è risolvibile attraverso la mediazione dell’amministratore, è necessario consultare un avvocato specializzato in diritto condominiale per trovare gli strumenti migliori per risolvere il conflitto.
Liti tra vicini: come procedere per le vie legali?
In caso di lite protratta tra vicini, se si opta per rivolgersi ad un avvocato o ad uno studio legale, il professionista sarà incaricato di inviare una lettera di diffida e, nel caso in cui questa non producesse i risultati sperati, di proporre una mediazione civile, che è obbligatoria e condizione di procedibilità della domanda giudiziale. Il mediatore, in questo caso, affiancato dagli avvocati delle parti, cerca di trovare una soluzione accettabile per tutti. In caso di successo, il verbale di mediazione diventa un titolo esecutivo. In caso di mancato raggiungimento di un accordo, invece, le parti possono richiedere tutela giudiziaria.
La tutela legale
In caso di liti tra vicini, se prevista nel proprio piano assicurativo, è possibile fare affidamento sull’assicurazione tutela legale. Questo tipo di polizza copre le spese legali necessarie per tutelare i propri diritti. La tutela legale può essere utilizzata in vari ambiti, come il diritto del lavoro, il diritto di famiglia e il diritto civile.
Il ricorso al Giudice di Pace
Il ricorso al giudice di pace è l’ultima spiaggia, quando il margine di chiarimento è inesistente o il conflitto si è inasprito in maniera eccessiva. Il giudice di pace è competente, così come riportato in Gazzetta Ufficiale, per le liti relative all’apposizione di termini ed osservanza delle distanze, stabiliti dalla legge, dai regolamenti o dagli usi, riguardo al piantamento degli alberi e delle siepi, e ai rapporti tra proprietari o detentori di immobili adibiti a civile abitazione in materia di immissioni di fumo o di calore, esalazioni, rumori, scuotimenti e simili propagazioni che superino la normale tollerabilità.
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