La coalizione di centrosinistra, a supporto del candidato e professore universitario Michele Guerra, si schiera con forza anche sul tema della parità di genere, con una visione a tutto tondo che parte dalla promozione di “una cultura che rifiuti ogni forma di violenza e discriminazione, in particolare di genere, attraverso una più stretta sinergia con le agenzie educative-scuola, università, mondo dello sport e del Terzo settore – anche con l’obiettivo di eliminare alla radice ogni forma di esclusione, inclusa la segregazione formativa, e di promuovere un riconoscimento pieno dei diritti di tutte e di tutti“, come recita il programma depositato in Comune all’esordio della campagna elettorale.

Il gap occupazionale e salariale tra uomini e donne è una piaga inaccettabile da combattere a livello globale. L’ultimo studio dello European Institute for Gender Equality lo racconta con dei dati agghiaccianti. Ne prendo solo uno: in Europa il divario salariale di genere si attesta al 14,1%, e peggiora al raggiungimento dell’età pensionabile, toccando il 30%. E questa situazione non è affatto migliorata con la pandemia, che ha addirittura peggiorato ancora alcuni di questi indicatori“,  ha detto Michele Guerra.

Promuoveremo quindi un Piano comunale per la parità di genere con l’obiettivo di implementare un programma straordinario di intervento sulle madri giovani a basso reddito e scarsa scolarizzazione”, ha continuato il candidato Sindaco. “In collaborazione con l’Azienda USL agiremo per il consolidamento della medicina di genere, con l’obiettivo di irrobustire la sensibilizzazione sull’importanza della prevenzione e di un approccio di genere in ogni settore medico-scientifico“.

La disparità è una questione globale, di equilibrio tra lavoro e vita privata, oltre che di quanto la vita famigliare resti ancora una questione prevalentemente femminile. Dobbiamo dunque incentivare politiche di sostegno alle famiglie, cercando di garantire il diritto educativo a partire dal nido, anche grazie a nuovi investimenti del PNRR che consentiranno di ampliare i posti disponibili”, ha concluso Guerra. Abbatteremo il costo delle rette modulandolo in maniera ancora più equa e progressiva alle classi di reddito e alla composizione dei nuclei familiari e aumenteremo i posti negli asili, fino ad arrivare a 160 nuovi posti nido in 5 anni“.

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