La denuncia è subito scattata e la Digos, ringraziata pubblicamente dai diretti interessati, sta già lavorando per individuare i responsabili delle minacce che, nei giorni scorsi, sono arrivate ad Anna Kauber del Comitato Tardini Sostenibile. Un dibattito, quello sullo stadio, che si sta facendo pesante in città: oggi la Kauber, sostenuta dalle 21 associazioni, ha reso pubbliche le minacce ricevute domenica scorsa da ignoti. Minacce che sono state recapitate al suo indirizzo di casa, in una busta anonima, partita da Bologna lo scorso 12 gennaio, e che pubblichiamo sotto, come da originale:
C.A. è il linguaggio tecnico che indica il cemento armato.
La data di spedizione della lettera è antecedente agli incontri pubblici di gennaio, relativi al processo partecipativo dello Stadio Tardini. “Invito l’Amministrazione a farsi carico di una scelta potenzialmente molto divisiva per la Città“, ha concluso la Kauber nel suo intervento, citando anche le problematiche relative al nuovo progetto dello stadio, “una città che diventa brand” in una concessione che – al momento – sarebbe di 90 anni ad un privato.
Alla conferenza stampa, indetta dal Comitato, è intervenuto anche il professore e sociologo dell’Università di Parma Marco Deriu che, già nel quaderno depositato nell’ambito del processo partecipativo aveva parlato di “un’operazione fortemente divisiva e conflittuale come quella del nuovo stadio, qualora venga imposta anche contro la volontà dei residenti o di una parte rilevante della cittadinanza e nonostante le diverse problematiche di legittimità rilevate a più riprese. Deriu ha sottolineato l’importanza del processo democratico non solo come conta dei voti, ma come cura di “uno spazio comune di ascolto, condivisione co-progettazione in cui si possano esprimere opinioni, critiche, dissensi, punti di vista e arrivare a percorsi che siano posizione condivisa e partecipata di consensi“.
Sul tema del processo partecipativo è intervenuta anche l’assessore alla partecipazione Daria Jacopozzi che ha subito espresso solidarietà al Comitato per le minacce ricevute, anche a nome del sindaco Michele Guerra. “L’Amministrazione non ha avuto paura di confrontarsi in uno spazio e chiaro e trasparente. Il clima non è stato facile, il nostro intento è stato quello di iniziare un percorso che stiamo costruendo per nuove forme di partecipazione. Il dossier del progetto stadio è preso in mano dall’Amministrazione – ha proseguito chiedendo fiducia nell’Amministrazione – e adesso c’è un passaggio tecnico che ci permetterà di capire qual è la strada migliore da prendere. Vi assicuriamo – ha concluso – che ci stiamo lavorando e vi chiediamo fiducia, come in ogni rapporto di partecipazione e collaborazione è indispensabile“. Dopo l’intervento dell’assessore hanno portato i loro contributi altri membri del Comitato, esponenti di associazioni e alcuni cittadini, mentre il pubblico evidenziava qualche dissenso perchè assessore e consiglieri presenti non avevano atteso ed ascoltato gli interventi prima di rientrare in Comune.