MuMAB: il Museo che racconta la storia dell’antico mare di Salsomaggiore
È il sale di Salsomaggiore il fil rouge che caratterizza i due musei del Podere Millepioppi: il Museo Naturalistico e il Museo Mare Antico. Un viaggio caratterizzato da un elemento, il sale appunto, che inizia dalla storia dell’antico mare di Salsomaggiore: mare che, oggi, è sotto la città e fornisce quella straordinaria ricchezza che è l’acqua termale.
Il Mu.MAB è stato inaugurato nella nuova sede nel settembre 2020 ed unisce il Museo Naturalistico, che prima aveva sede negli vecchi uffici del Parco dello Stirone, e il Museo Mare Antico, che si trovava a Palazzo dei Congressi. Il Parco dello Stirone, grazie al Comune di Salsomaggiore e all’Ente Parchi, è il luogo di origine della storia e oggi la location perfetta per ospitare la collezione di materiali. Il Podere Millepioppi è un edificio confiscato alla criminalità, a cui è stata data nuova vita. Si trova all’interno del Parco Regionale dello Stirone e Piacenziano, in un’area che comprende l’alveo e le sponde di un torrente che nei millenni ha scavato, trasportato detriti e restituito reperti. A settembre, in occasione del quarto compleanno del Museo, verrà inaugurata una nuova aula didattica all’aperto che sarà dedicata a Renata Fonte, vittima di mafia che ha lottato per la tutela ambientale e comprenderà anche lo stagno realizzato due anni fa dai ragazzi di Libera e di Ente Parchi.
Sono numerose le visite al Mu.MAB: molte le famiglie che vi fanno visita e prenotano i laboratori, principalmente provenienti dalla provincia di Parma, ma negli ultimi periodi anche da Reggio, Modena, Piacenza e basso lodigiano. Anche le scuole frequentano il Museo, con progetti didattici dedicati: in questo caso il raggio di provenienza si amplia anche a livello nazionale, sopratutto nel caso di gite organizzate. A luglio e agosto, inoltre, il Museo organizza visite guidate ed esplorazioni notturne: un’occasione, anche per i turisti, per scoprire le bellezze del territorio e passare una serata al fresco nel Parco dello Stirone.
I reperti del Museo: la balenottera Giorgia
Ciò che più attrae nella collezione di reperti del Museo Mare Antico e Biodiversità è la balenottera Giorgia. A trovarla, nell’estate 1985, il paleontofilo Raffaele Quarantelli: fin da subito le sue ossa sembra più grandi del solito, non è una balenottera qualunque ma un esemplare vissuto nel Miocene – era geologica che va da 23 a circa 5 milioni di anni fa e potrebbe avere un’età compresa tra gli 11,6 e i 7,2 milioni di anni. Nel 2010 il fossile viene riconosciuto dalla società scientifica internazionale con il nome di “Plesiobalaenoptera quarantellii” e dedicata a Giorgia, nipote del paleontofilo, e donato la sua collezione di fossili alla città di Salsomaggiore Terme.
Quarantelli ha poi donato la sua collezione di fossili alla città di Salsomaggiore: ad oggi, è considerata una delle più importanti tra quelle esistenti sull’evoluzione geologica del Bacino Padano. Oltre alla collezione di fossili del mare padano antico, il museo rappresenta anche uno sguardo sulla biodiversità: c’è una connessione molto stretta tra ciò che è stato, ciò che è e ciò che sarà. Intorno a noi tutto cambia: la vita si evolve come si evolvono ambienti, habitat e le specie viventi.