Parma, il Ferragosto agita la politica; Bonetti (Pd): “Ai turisti cosa offriamo?”
La politica cittadina non si placa nemmeno a Ferragosto. Caterina Bonetti, Consigliera comunale del Partito Democratico di Parma lancia un’accusa nei confronti dell’Amministrazione. “Abbiamo la fortuna di vivere in una città che, anche in periodo di pandemia, attrae turisti da ogni parte del mondo. Ma una volta che sono qui, Parma cosa può offrire loro? Poco o niente“, questo quanto affermato in risposta alla recente notizia di un significativo arrivo in città di numerosi visitatori per il Ferragosto.
“Chi viene a visitare la città dovrebbe avere qualche opportunità in più oltre al buon cibo e al nostro patrimonio di musei, teatri e monumenti“, spiega Bonetti, secondo cui manca una vera proposta culturale che – soprattutto in estate – possa costituire un valore aggiunto. “Negli ultimi anni si è parlato molto di investimenti strutturali – afferma in una nota –, ma credo che a Parma occorrano contenuti, non solo contenitori“. Sottolineando come a volte, i numeri di mostre come quelle del Parmigianino e del Correggio, abbiano premiato la scelta di puntare su grandi eventi, la consigliera ha specificato tuttavia che non sempre è andata così.
La proposta: “Attivare le realtà culturali della città”
Da qui una domanda. “Perché non attivare le tante realtà culturali della nostra città? Uno dei pochi spazi con attività gratuite è ai Giardini di San Paolo – argomenta la consigliera Dem –, si potrebbe prendere spunto. Realtà importanti come il Conservatorio potrebbero aprirsi di più alla città, come accade in altre province, e proporre iniziative estive. Abbiamo tante associazioni culturali che potrebbero offrire un calendario ricco e vario non solo ai turisti ma anche ai cittadini. Già il centro storico vive una profonda crisi, ma più ci si allontana da questo spazio più calano le opportunità. In molte zone non c’è offerta per chi resta in città, giovane o anziano che sia, che non sia commerciale“.
Non è solo questione di cultura e capacità attrattiva ma, sottolinea, anche di sicurezza e di visione. “Quando anni fa era stato allestito un cinema gratuito all’aperto in Pilotta l’area era sicuramente più presidiata. Lo stesso vale per i concerti. Manca una visione della città che vogliamo essere: per i turisti, per chi ci vive ma anche per aziende e realtà economiche che potrebbero scegliere di investire qui portando risorse. Abbiamo molte eccellenze da valorizzare, ma Parma deve puntare ad essere attrattiva anche per qualità della vita, dal welfare alla cultura“.
“La nostra città – conclude la consigliera – può e deve essere la scelta di vita di tanti, ma perché accada occorre recuperare una progettualità che sia attenta al benessere delle persone“.