Sbarca anche a Parma il “No Filter Tour“, un’iniziativa promossa dal Comune di Parma, Assessorato alle Politiche Giovanili, in collaborazione con ScuolaZoo, che si è tenuto martedì 23 maggio alle ore 10.30 al Teatro al Parco. La tematica dell’incontro ha riguardato nello specifico gli effetti dei social network sull’auto-accettazione. ScuolaZoo, la più grande community di studenti in Italia, ha ideato e prodotto questo evento e ha dedicato il progetto alle scuole secondarie di secondo grado. Hanno presenziato all’evento alcuni esperti, come la vicepresidente dell’Associazione C.A.S.A e autrice di Uppa Elena Mozzo, e c’è stata anche la partecipazione straordinaria della rapper BigMama.

Il programma della mattinata è continuato tra speech, interviste e performance, in un clima di partecipazione con i ragazzi, e sono saliti sul palco ad interagire con il pubblico presente proprio Elena Mozzo e la rapper, nonché icona della lotta al bullismo, BigMama. Obiettivo dell’evento è stato sensibilizzare i ragazzi su una tematica che sta molto a cuore alla Comunità Giovanile di Parma: l’invito ad utilizzare i social media con maggiore consapevolezza, minimizzando i rischi della propria salute mentale e fisica. “Le nostre ragazze e i nostri ragazzi si confrontano tutti i giorni con modelli di riferimento che non si identificano più nella vita reale, ma bensì in quella artificiale mediata dai social” spiega Beatrice Aimi, assessore alla Comunità Giovanile del comune di Parma. Dal suo discorso si evince che non si tratta di demonizzare i social, ma di fare in modo che i giovani acquisiscano la consapevolezza necessaria per poter salvaguardare la propria salute.

“Il dibattito sui modelli di perfezione estetica va avanti da decenni, ma il digitale e le piattaforme social in particolare hanno aggiunto complessità rispetto al passato” sottolinea Valerio Mammone, direttore Editoriale di Scuolazoo. Mammone, come già enunciato da Beatrice Aimi, ripropone la considerazione per cui l’obiettivo del No Filter non sia quello di demonizzare i social, bensì quello di informare ed educare i giovani, avvalendosi anche di esperti come Elena Mozzo e del supporto di una realtà concreta come Uppa, la sua autorevole rivista dedicata alla salute e all’educazione di bambini e adolescenti, nonché partner scientifico del No Filter.

Alla pedagogia moderna non resta allora che fornire ai nostri ragazzi gli strumenti più idonei per poter affrontare una delle fasi più delicate della loro vita: l’adolescenza. L’esposizione ai social può avere un’incidenza negativa sulla salute fisica e mentale tale da portare, nei casi più gravi, a disturbi del comportamento alimentare, isolamento sociale e depressione. In un momento storico in cui l’esposizione ai social è quindi sempre più costante ed invadente, occorre seguire i giovani, passo dopo passo, aiutandoli e indirizzandoli verso un percorso di auto-accettazione che non si esaurisca nel banale e dannoso confronto con i modelli di perfezione estetica che troviamo sulla rete.

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