Lunedì 26 aprile alle 12.00 avrà luogo di fronte alla sede del Consiglio Comunale di Parma la consegna delle firme raccolte per la petizione “Salviamo l’aria di Parma dall’inquinamento. Insieme si può fare“. Le sei richieste portate avanti dalla petizione verranno lette da sei rappresentanti della società civile in piazza Garibaldi e vertono su alcuni punti fondamentali: la redazione da parte del consiglio di piani a lungo termine per la riduzione dell’inquinamento dell’aria; una maggiore diffusione delle informazioni e dei dati relativi alla qualità dell’aria; un maggior coinvolgimento della cittadinanza attraverso la promozione della “festa dell’aria” e l’affissione di striscioni inerenti al tema.
L’iniziativa della rete Parma a Dimensione Umana, che coinvolge più di 60 associazioni, è nata in seguito alla pubblicazione dello studio condotto dall’Università di Utrecht, dal Global Health Institute di Barcellona e dal Tropical and public health Institute svizzero, sul tasso di mortalità da polveri sottili (PM2.5), che ha visto la città di Parma ancora una volta al 38° posto. All’interno della stessa classifica, altre 8 città dell’Emilia-Romagna si collocano entro le prime 100 per inquinamento dell’aria. Con la petizione, inoltre, Parma a Dimensione Umana ha annunciato un nuovo coordinamento con la Rete Emergenza Climatica e Ambientale dell’Emilia Romagna e con l’Associazione Genitori Anti-smog di Milano, che dimostra come il problema dell’inquinamento sia presente e coinvolga tutta la Pianura Padana.
Parma a Dimensione Umana ha inserito la riduzione dell’inquinamento dell’aria all’interno del suo obiettivo principale, ovvero conformare la città di Parma ai 17 punti sullo sviluppo sostenibile promossi dall’agenda 2030 dell’ONU. Lo scopo è quello di vivere in una città meno inquinata e più consapevole, con particolare attenzione agli spazi verdi e allo sviluppo ecologico. La raccolta firme ha avuto da subito un grande sostegno da tutta l’Italia, che continua in questi ultimi giorni a far salire il numero complessivo degli aderenti. A una settimana dalla consegna, la petizione ha raccolto 36.000 firme. Un vero e proprio appello al Consiglio Comunale a dialogare con una cittadinanza che si dice pronta a effettuare un cambiamento radicale per un miglioramento delle condizioni di vita generali.