La Cittadella, intesa come parco, è il polmone verde di Parma. Intorno alla roccaforte, amata dai parmigiani dediti allo sport ma non solo, si snoda tutto il quartiere omonimo. Confinante con il Centro Storico e l’Oltretorrente è uno dei quartieri caratterizzati dalla presenza di antiche residenze nobiliari e raffinati villini. Anticamente faceva parte del Comune di San Lazzaro e ancora oggi vi si possono ammirare le opere settecentesche del Petitot. A tenere banco, nell’ultimo anno, è stata la questione riguardante la ristrutturazione dello Stadio Ennio Tardini di cui abbiamo ampiamente parlato nell’inchiesta dedicata, con interviste ai Comitati e alle Associazioni firmatarie della petizione (che ha già raccolto più di 5000 firme) e con i tifosi del Centro di Coordinamento e Boys.
Ma sulla tematica del verde pubblico, all’interno del quartiere, non si parla solo di Cittadella. Il parco Ferrari è, infatti, spesso utilizzato da famiglie e residenti per passeggiate e proprio qui abbiamo incontrato alcuni cittadini che ci hanno spiegato alcune criticità. “Ad eccezione della zona del chiosco il parco non è illuminato, per cui diventa difficile usufruirne la sera ed in inverno la zona è off-limit già dal pomeriggio. Anche i bagni automatici non sono utilizzabili di sera”. La tematica della scarsa illuminazione è trasversale a tutti i quartieri che abbiamo analizzato in quest’inchiesta: tra le segnalazioni dei residenti del Cittadella c’è in particolare quella relativa alla pista ciclabile: “E’ troppo buia, diventa pericoloso usarla”. Sempre al Parco Ferrari alcuni cittadini hanno sollevato la questione dell’area cani: “Le ringhiere sono molto basse e alcuni cani, se lasciati liberi come dovrebbe essere in una zona a loro dedicata, le saltano ed escono. Ma non solo: non ci sono alberi, quindi in estate è inutilizzabile perché fa troppo caldo, non essendoci neanche una zona d’ombra”.
Arriviamo in Cittadella verso sera: le famiglie con i bambini che la popolano nel pomeriggio sono già andate a casa, ma rimangono i numerosi sportivi che corrono sui bastioni. La nuova illuminazione, da poco installata, rende l’atmosfera molto bella e piacevole: “C’è solo un problema – ci spiega un podista – non ci sono bagni pubblici. O meglio ci sono, ma non hanno un accesso esterno: per entrare occorre passare dall’Ostello, che chiude prima dell’orario di chiusura del parco. Un paradosso”. Ma i bagni pubblici non sono l’unico problema della Cittadella: in queste giornate primaverili il parco si riempie di famiglie e ragazzi, a testimonianza di quanto sia importante questo spazio per i parmigiani, “ma le fontanelle dell’acqua sono chiuse e le barriere in legno del percorso sui bastioni, sostituite da transenne poiché rotte”.
Dal punto di vista della viabilità, alcuni cittadini ci hanno segnalato un disservizio legato al trasporto pubblico, che si protrae da alcuni anni e che riguarda l’eliminazione di parte della tratta dell’autobus n.15, da e per il capolinea di Strada Argini. Una petizione, già nell’ottobre 2019, aveva consegnato alla giunta Pizzarotti oltre 800 firme per ripristinare il servizio, evidenziando un “disagio vissuto non solamente dai residenti del quartiere, ma anche dalle persone che da anni utilizzavano il capolinea di Strada Argini per parcheggiare le proprie autovetture e raggiungere il centro con l’autobus n.15”. Ad oggi i cittadini che abitano nei pressi di via Duca Alessandro, P.le Maestri e zona Sant’Eurosia devono percorrere lunghi tratti a piedi per raggiungere le fermate degli autobus (8-2 e 12). “Eliminando il 15 non è neanche più possibile dalla zona di via Casaburi raggiungere le scuole Cappuccetto Rosso e Collodi. La modifica è avvenuta senza preavviso e dal 2019 ne stiamo chiedendo il ripristino. Lo stesso disagio è stato espresso nella zona Paradigna per la soppressione della fermata di piazzale Salsi”.
Come in altre zone della città anche qui si lamenta una carenza di parcheggi: “Rispetto a molti anni fa la demografia del quartiere è cambiata, ora le famiglie hanno più di un’auto e alla sera non si riesce a trovare parcheggio”. Positivo, invece, l’andamento della raccolta differenziata, anche se “ci vorrebbero più cestini”.