Rivoluzione nel settore automotive: come funziona la produzione di viti green

La sostenibilità ambientale è un argomento di punta per il mondo moderno, che sta attuando un processo complesso e lungo destinato alla totale trasformazione di moltissimi approcci e metodi, sia nel privato che nell’ambito aziendale, produttivo e lavorativo.
I processi produttivi delle aziende, in particolar modo, hanno grande ripercussione e per questo è il campo che maggiormente sta avendo un rimaneggiamento radicale, sia per quanto riguarda i materiali, che i metodi di realizzazione dei propri prodotti.
Tutto deve essere green e ciò che non lo è sarà destinato a diventarlo, per riuscire a stare al passo con le esigenze del mondo moderno. Per quanto riguarda l’industria automobilistica è un enorme cambiamento perché non si tratta solo di modificare i propri prodotti, realizzando veicoli sempre meno inquinanti e provando a puntare su risorse più ecologiche, ma anche i processi di lavoro.
È una trasformazione a tutto tondo a cui alcuni stanno rispondendo con grande capacità. Le viti di Agrati per l’automotive, ad esempio, sono progettate per offrire elevate performance, ma con un approccio che rispetta (e ha sempre rispettato anche in passato) gli standard di sostenibilità.
Utilizzando materiali riciclabili e tecnologie avanzate, Agrati ha come obiettivo non solo quello di ridurre l’impatto ambientale, ma anche riuscire a combinare i nuovi strumenti moderni per realizzare prodotti di qualità sempre più elevata.
La missione della decarbonizzazione
Quando si parla di trasformazione delle aziende per riuscire a diventare sempre più green, una delle prime missioni a cui queste vogliono dare una risposta concreta, rapida ed efficace è quella relativa alla decarbonizzazione.
Si tratta di un processo di cambiamenti che non devono andare ad intaccare la qualità del lavoro, ma che hanno come obiettivo quello di ridurre le emissioni di gas serra e affrontare efficacemente il cambiamento climatico.
A livello europeo, sono stati definiti piani ambiziosi che puntano alla riduzione delle emissioni e alla promozione dell’uso delle energie pulite. In Italia, in particolare, l’adozione del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (Pniec) è il maggior protagonista.
Il focus principale è soprattutto quello di sostituire progressivamente le fonti fossili, come il carbone e il petrolio, con energie rinnovabili, tra cui l’eolico, il solare e le biomasse: una transizione che, per quanto riguarda le aziende automotive, comporta trasformare i propri prodotti, realizzando veicoli che non usino carburante fossile.
Ma non solo. Stiamo parlando, infatti, di modificare altresì il processo di realizzazione del mezzo stesso, smettendo di appoggiarsi a fonti di energia per le proprie aziende che non usino rinnovabili.
Ecosostenibilità Agrati: l’azienda che ha fatto di questo valore un pilastro
Non solo le aziende che si occupano di realizzare veicoli devono adeguarsi alle nuove normative, ma anche tutte quelle collegate al settore. Agrati, maggiore produttore di viti per l’automotive, ha fatto della sostenibilità ambientale un valore centrale della propria operatività.
La sua strategia di decarbonizzazione è molto chiara e ambiziosa, con l’obiettivo di raggiungere la Carbon Neutrality entro il 2039. Si tratta di un piano che non solo anticipa le scadenze dell’Accordo di Parigi e del Green Deal dell’UE, ma si propone di stabilire nuovi standard nel settore dell’automotive.
Per conseguire questi obiettivi, Agrati si avvale di diverse strategie, tra cui l’ottimizzazione dell’efficienza energetica in ogni fase della produzione, la transizione verso fonti di energia rinnovabili e l’uso di acciaio per le proprie viti che siano a basso impatto ambientale.
L’impegno dell’azienda ha portato all’ottenimento di certificazioni nazionali che sostengono l’ottima qualità e l’impegno sociale delle viti per l’automotive che producono. In particolare, sono rilevanti le certificazioni ESG, ottenute tramite un rigoroso processo di audit, le quali attestano la conformità dell’azienda agli standard globali di sostenibilità ambientale, sociale e di governance.
L’azienda ha infine aderito ai principi del Global Compact delle Nazioni Unite e ottenuto la Gold Medal di EcoVadis e il punteggio C dal Carbon Disclosure Project: tutti successi che non confermano il progresso di Agrati verso gli obiettivi di sostenibilità.