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Stufe e camini, come scegliere la legna migliore per le vostre esigenze

Se avete intenzione di utilizzare la legna per riscaldare la vostra casa durante le giornate invernali, dovete conoscere la materia prima che andrete ad utilizzare. Sia che vogliate acquistarla, sia che vi armiate di buona volontà e di una buona sega …]

legna-da-ardere3Se avete intenzione di utilizzare la legna per riscaldare la vostra casa durante le giornate invernali, dovete conoscere la materia prima che andrete ad utilizzare. Sia che vogliate acquistarla, sia che vi armiate di buona volontà e di una buona sega meccanica per provvedere autonomamente alla vostra personale provvista, non potete infatti fare a meno di acquisire delle conoscenze sulla legna migliore da ardere, per ottenere un’ottima resa. Il mercato abbonda di tipologie di legna e, a volte, dietro a un prezzo più basso può nascondersi una qualità scarsa.

A tal riguardo è opportuno ricordare che esistono due grandi categorie di legnami: la legna dolce e la legna forte. La legna dolce pesa tra i 300 e i 350 kg per metro cubo e presenta notevoli vantaggi di accensione. Proprio per questo motivo però brucia più velocemente, sprigionando molto calore e rendendosi solitamente perfetta per cucinare. Diverso il discorso per il riscaldamento domestico in quanto, utilizzando solo legna dolce, il consumo di combustibile subirebbe un’impennata, abbassando anche il potere calorifero.

La legna forte ha un peso superiore, dai 350 ai 400 kg per metro cubo, e brucia molto più lentamente, con fiamme corte ed è particolarmente adatta per riscaldare le nostre case. Dolce o forte che sia, ricordate sempre che qualsiasi legname deve avere un basso tasso di umidità per avere un rendimento alto.

L’ABC del Taglia Legna:

Abete: è un albero resinoso, poco adatto ad essere bruciato in quanto molto fumoso. Evitatelo senza troppi ripensamenti (legna dolce).

Acacia: è un legno difficile da tagliare, visto che spesso raggiunge il metro di diametro. La sua corteccia è però impermeabile all’umidità e per questo offre una grande resa per il mantenimento della vostra stufa (legna dura).

Betulla: brucia molto rapidamente e per questo può essere usata solo in fase di accensione (legna dolce).

Castagno: è un legno che aumenta particolarmente la sua resa termica in base alla durata della sua stagionatura. Non è il massimo per il riscaldamento di casa a causa dei tanti fumi rilasciati. Utilizzatelo solamente dopo averlo lasciato stagionare per almeno due anni, operazione che limiterà al minimo l’antiossidante Tannino e quindi la presenza di fumo (legna dolce).

Ciliegio: come tutti gli alberi da frutto è un ottimo combustibile grazie alla compattezza del legno. Particolarmente indicato per caminetti e stufe, in grado di rilasciare pochissimi fumi (legna forte).

Faggio: legno molto compatto, ha un’ottima resa calorica ed è indicato per cuocere cibi alla brace e allo spiedo (legna forte).

Fico: legno da non bruciare assolutamente, fumo tossico e fiamma quasi inesistente. Non a caso una filstrocca popolare recita: “se vuoi cacciare un amico, fai il fuoco con legna di fico”.

Frassino: è un ottimo combustibile, brucia molto lentamente. Non ha un potere calorifico molto alto, ragione per cui è perfetto per fare le grigliate. Non sottovalutatelo comunque neanche per la vostra stufa (legno forte).

Larice: Albero rintracciabile quasi esclusivamente sulla fascia alpina. Va bene per cuocere carni all’aperto ma è nemico delle canne fumarie, essendo molto resinoso (legna forte).

Leccio: buono da ardere, solitamente acquistabile a buon prezzo in quanto molto diffuso. Attenzione però alla stagionatura per evitare fumi inutili e un abbassamento di resa (legna forte).

Noce: ha una buona compattezza e rilascia poco fumo. Oltre al suo potere calorifico, offre anche un non trascurabile gradevole senso aromatico (legna forte).

Olivo: è un legno molto particolare, fresco o stagionato ha un rendimento simile. Ottimo per la cottura dei cibi e apprezzabile per la lunga durata della sua brace (legna forte)

Olmo: legno molto compatto da inserire a stufa ben avviata per avere un ottima resa nel tempo e nel potere calorifero (legna forte).

Ontano: brucia molto rapidamente, fiamma viva e utile per riscaldare gli ambienti ma si esaurisce molto rapidamente (legna dolce).

Pioppo: brucia molto rapidamente, utile per avviare la vostra stufa ma non in grado di diffondere un particolare calore negli ambienti. Non migliora neanche con la stagionatura (legna debole).

Pino: è un ottimo combustibile per mantenere sempre vive le vostre fiamme. Le pigne possono assolvere alla funziona di “diavolina” naturale ma attenzione alle resine. Possono essere molto pericolose in quanto producono molto fumo ma soprattutto potrebbero infiammarsi all’interno delle canne fumarie. Obbligatorio quindi lasciare almeno un anno la legna esposta a pioggia e raggi solari (legna dolce).

Quercia: legno compatto dalla combustione molto lenta e dalla fiamma corta, ideale per mantenere la combustione nel focolare a stufa ben avviata. Olmo: Legno molto compatto da inserire a stufa ben avviata per avere un ottima resa nel tempo e nel potere calorifero (legna forte).

Salice: Offre fiamme molto chiare, belle da vedere nel camino, si infiamma rapidamente ed è quindi ottimo per iniziare il vostra stufa (legna dolce).

Tiglio: poco durevole, non in grado di formare una brace utile e combustione poco durevole (legna debole).

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