Vaio, attrezzatura all’avanguardia per la Chirurgia generale
Si rinnova la dotazione tecnologicadell’ospedale di Vaio dell’Azienda Usl di Parma con una nuova attrezzatura destinata all’unità operativa complessa…
Si rinnova la dotazione tecnologicadell’ospedale di Vaio dell’Azienda Usl di Parma con una nuova attrezzatura destinata all’unità operativa complessa di Chirurgia generale, diretta da Renato Costi. Si tratta di una colonna laparoscopica completa, di ultimissima generazione, con telecamera ad alta risoluzione per immagini in 3 dimensioni, 4 ke un ampio spettro di colori, che può funzionare sia con luce bianca che con rilevatore di fluorescenza. Quest’ultima caratteristica risulta essere particolarmente utile, in quanto consente l’uso del verde d’Indocianina, molecola che diventa fluorescente quando illuminata con luce ad infrarossi, adatta per lo studio della vascolarizzazione sanguigna e linfatica di diversi organi, indicata per gli interventi di chirurgia mininvasiva in sedi anatomicamente difficili.
La chirurgia laparoscopica comporta molteplici benefici per i pazienti rispetto alla chirurgia tradizionale, ad esempio, riduce il trauma dovuto all’intervento e il dolore post operatorio, in quanto la ferita è decisamente più piccola; riduce le perdite di sangue; diminuisce il rischio di infezioni, sia durante l’intervento che della ferita.
“La nuova attrezzatura – spiega Renato Costidirettore dell’unità operativa complessa di Chirurgia generale dell’ospedale di Vaio – consente di praticare una chirurgia adeguata e moderna, con indubbi benefici per i nostri pazienti, in particolare coloro che necessitano di una resezione laparoscopica del colon-retto, che a Vaio viene eseguita in associazione al protocollo ERAS per un più pronto recupero postoperatorio. La nostra unità operativa, sede ulteriore dell’Università di Parma, svolge anche un ruolo importante di formazione dei giovani chirurghi: questo upgrade avrà dunque effetti positivi anche sull’attività accademica” conclude il direttore.
“Questo investimento – commenta Antonio Balestrino, coordinatore dei presidi ospedalieri della provincia di Parma – rappresenta un miglioramento tecnologico realizzato nell’ambito del processo di integrazione delle reti chirurgiche delle due Aziende sanitarie di Parma”.