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Medesano, il Comitato Ghiaie contro la realizzazione del polo logistico

Continua a suscitare polemiche il progetto per la realizzazione di un polo logistico a Medesano,…

Comitato Ghiaie contro il polo logistico

Continua a suscitare polemiche il progetto per la realizzazione di un polo logistico a Medesano, che prevederebbe la cementificazione di 33 ettari di terreno agricolo. La rabbia dei cittadini si è fatta sentire sin dall’inizio, attraverso la presa di posizione del Comitato Ghiaie – NO logistica di Medesano, un’associazione che si è rivelata decisamente contraria all’avanzamento del progetto. Il Comitato Ghiaie non è l’unica forza in campo ad opporsi a questo progetto insostenibile. Al suo fianco troviamo anche altre associazioni, come Legambiente ed Europa Verde, che condividono la medesima battaglia, dando pieno sostegno alla coesione cittadina. Parlando più nello specifico del ruolo del Comitato, Marcello Molesini, uno dei fondatori, ha raccontato con estrema precisione il vissuto di questa associazione di cittadini e i motivi principali per cui questo progetto pare del tutto insostenibile.

Il Comitato Ghiaie nasce ai primi di novembre del 2022 come un’associazione volontaria di cittadini a seguito della pubblicazione dell’avviso di variante non sostanziale al piano urbanistico vigente. E’ piuttosto difficile chiarire con certezza quando sia nato questo progetto: il 26 agosto del 2022 c’è stata la presentazione della variante non sostanziale, mentre il 19 ottobre è stato pubblicato il documento ufficiale sul sito del Comune di Medesano. “La notizia di questa variante è venuta alla luce per puro caso e da subito si è lanciato l’allarme. Dando un’occhiata ai documenti si è capito che si trattava di qualcosa di molto impattante e che non era stata fatta alcuna pubblicità del progetto” racconta Marcello. Il 15 dicembre 2022 sono state presentate quattro osservazioni, una da parte del Comitato, un’altra da parte di Legambiente, un’altra ancora da parte dell’associazione apicoltori e l’ultima da parte dell’associazione Il Cercalibro.

“L’obiettivo è quello di portare a Medesano il retroporto di La Spezia e Santo Stefano Magra, ovvero la Zls 2 di Liguria, continua Marcello. Innanzitutto la variante che è stata proposta dal Comune è una variante non sostanziale, mentre il Comitato sostiene che la variante sia assolutamente sostanziale. Questa variante però non è ancora stata approvata e il Comune continua a rimanere in silenzio. “E’ stato richiesto un incontro in diverse sedi da diverse associazioni e anche da singoli cittadini, prima in modo ufficioso e poi in modo ufficiale, facendo protocollare una lettera di richiesta in Comune, ma non è mai arrivata alcuna risposta“.

Al Comitato di Medesano nel frattempo si è unito il Comitato Ghiaie di Noceto, che contrasta l’insediamento del polo, perché il polo comporterebbe in automatico un traffico di non meno di 70.000 camion all’anno lungo la nascente tangenziale di Noceto che porta al casello di Parma Ovest. “Il minimo comune denominatore è dato dal fatto che quest’area non presenta nessun tipo di infrastruttura per sostenere un tale progetto. Per di più l’insediamento, che viene venduto inizialmente come 33 ettari, prevede per legge la possibilità per l’attuatore di ampliare quell’area, arrivando potenzialmente fino a 100 ettari”. A sostegno di questo c’è anche una copiosa documentazione di Arpae che, dopo un iniziale parere positivo alla provincia, ha riemesso un secondo parere molto più limitante dal punto di vista ambientale e acustico.

Il Comitato continua tutt’oggi ad avere contatti con diverse realtà istituzionali di Provincia e Regione. “Abbiamo un incontro con il presidente della Provincia Massari settimana prossima. Ci sarà un incontro anche con Stefano Bonaccini. Abbiamo contatti costanti con parti politiche e parlamentari di qualsiasi colore e fazione, e da più parti è emerso un sostegno a nostro favore” sottolinea Marcello. “Vogliamo che il Comune indica un assemblea pubblica, intorno al cui tavolo si siederanno gli amministratori, i cittadini, i rappresentanti dei Comitati e gli attuatori, di cui ancora non si conosce il nome”. Il Comitato vuole dunque sapere in che modo un progetto di questo genere, che non prevede opere urbanistiche, possa portare un effettivo vantaggio alla cittadinanza.

“Si sta cercando di portare a termine l’approvazione entro la fine dell’anno, perché la legge regionale prevede che se entro il 31 dicembre la variante non è approvata e non vengono convenzionati i terreni, questi ultimi tornano agricoli” ribadisce Marcello. Questi terreni sono in mano ad un attuatore molto conosciuto a Medesano. “Si tratta di una vera e propria speculazione immobiliare”, e come spesso accade una speculazione immobiliare prevede che si blindino i terreni in modo che non diventino più agricoli e si cominci a costruire senza avere in realtà chi sia interessato a venirci, lasciando interi capannoni per decenni come scheletri in mezzo alla campagna.

Il Comitato, dunque, ribadisce il fatto che non ci sia alcun motivo per cui Medesano debba avere un polo logistico. Non c’è uno snodo ferroviario, non c’è uno snodo autostradale, non ci sono aziende legate alla logistica e non c’è nessun indotto previsto. “La logistica porta solo degrado, inquinamento, traffico, cemento”. “Quando un paese si trova a fare i conti con un polo logistico il livello qualitativo di un paese si abbassa” rimarca Marcello. Per concludere, il Comitato, supportato da un apparato legale e urbanistico, continua la sua battaglia volta ad evitare la variante, con la speranza che si possa trovare al più presto una soluzione attraverso un dialogo costruttivo con il Sindaco e con la Giunta.

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