Cosa fare in caso di alluvione

La conta dei danni è drammatica: undici persone sono morte, più di dieci mila sono sfollate, i campi coltivati sono allagati, tante strade ancora inagibili e i fiumi esondati non hanno più un letto definito in cui scorrere. L’alluvione che sta colpendo la Romagna, soprattutto nel triangolo di territorio tra le città di Forlì, Cesena e Ravenna, ci dimostra una realtà a cui dovremmo abituarci, visti questi fenomeni estremi sempre più frequenti e sempre più gravi.

Da una parte, si registra una quantità di pioggia altissima caduta in regione – fino a 500 mm in alcune zona, la stessa quantità che di solito cade in sette-otto mesi -, dopo mesi di lunga siccità: terre aride e poi alluvionate, risultato dell’emergenza climatica arrivata quasi a un punto di non ritorno. Dall’altra parte, è evidente come negli anni l’azione amministrativa sia stata insufficiente, tra la cementificazione del territorio e la mancata manutenzione degli argini e dei corsi d’acqua, non idonei ad accogliere quantità di acqua così improvvise e così massicce.

Come prepararsi a eventi come questi? Le linee guida della Protezione civile ci corrono in aiuto, dandoci informazioni su come comportarci in caso di allerta, alluvioni, e dopo il ripristino della situazione.

Come comportarsi prima di un’alluvione

Innanzitutto, consiglia la Protezione civile, è importante sapere se la zona in cui si vive o lavora è a rischio alluvione. È importante conoscere quali sono le alluvioni tipiche del proprio territorio, perché se ci sono state alluvioni in passato è probabile che ci saranno anche in futuro. Occorre poi ricordare che in alcuni casi è difficile stabilire con precisione dove e quando si verificheranno le alluvioni e quindi si può non essere allertati in tempo. Ricordare poi: l’acqua può salire improvvisamente, anche di uno o due metri in pochi minuti e alcuni luoghi si allagano prima di altri. In casa, le aree più pericolose sono le cantine, i piani seminterrati e i piani terra; mentre all’aperto, sono più a rischio i sottopassi, i tratti vicini agli argini e ai ponti, le strade con forte pendenza e in generale tutte le zone più basse rispetto al territorio circostante. La forza dell’acqua può danneggiare anche gli edifici e le infrastrutture (ponti, terrapieni, argini) e quelli più vulnerabili potrebbero cedere o crollare improvvisamente.

Anche noi, con semplici azioni, possiamo contribuire a ridurre il rischio alluvione, rispettando l’ambiente e segnalando al Comune rifiuti ingombranti abbandonati, tombini intasati, corsi d’acqua parzialmente ostruiti. È opportuno poi chiedere al proprio Comune informazioni sul Piano di emergenza per sapere quali sono le aree alluvionabili, le vie di fuga e le aree sicure della propria città. Inoltre, oltre ad assicurarsi di avere velocemente accesso ai piani superiori, sarebbe opportuno tenere in casa copia dei documenti, una cassetta di pronto soccorso, una torcia elettrica e una radio a pile.

Cosa fare durante l’allerta e durante l’alluvione

Durante un’allerta invece, spiega la Protezione civile:

– Tieniti informato sulle criticità previste sul territorio e le misure adottate dal tuo Comune.

– Non dormire nei piani seminterrati ed evita di soggiornarvi.

– Proteggi con paratie o sacchetti di sabbia i locali che si trovano al piano strada e chiudi le porte di cantine, seminterrati o garage solo se  non ti esponi a pericoli.

– Se ti devi spostare, valuta prima il percorso ed evita le zone allagabili.

– Valuta bene se mettere al sicuro l’automobile o altri beni: può essere pericoloso.

– Condividi quello che sai sull’allerta e sui comportamenti corretti.

– Verifica che la scuola di tuo figlio sia informata dell’allerta in corso e sia pronta ad attivare il piano di emergenza.

Più nello specifico, durante l’alluvione:

Se sei in un luogo chiuso

– Non scendere in cantine, seminterrati o garage per mettere al sicuro i beni: rischi la vita.

– Non uscire assolutamente per mettere al sicuro l’automobile.

– Se ti trovi in un locale seminterrato o al piano terra, sali ai piani superiori. Evita l’ascensore: si può bloccare. Aiuta gli anziani e le persone  con disabilità che si trovano nell’edificio.

– Chiudi il gas e disattiva l’impianto elettrico. Non toccare impianti e apparecchi elettrici con mani o piedi bagnati. Non bere acqua dal  rubinetto: potrebbe essere contaminata

– Limita l’uso del cellulare: tenere libere le linee facilita i soccorsi.

– Tieniti informato su come evolve la situazione e segui le indicazioni fornite dalle autorità

Se sei all’aperto

– Allontanati dalla zona allagata: per la velocità con cui scorre l’acqua, anche pochi centimetri potrebbero farti cadere.

– Raggiungi rapidamente l’area vicina più elevata evitando di dirigerti verso pendii o scarpate artificiali che potrebbero franare.

– Fai attenzione a dove cammini: potrebbero esserci voragini, buche, tombini aperti ecc.

– Evita di utilizzare l’automobile. Anche pochi centimetri d’acqua potrebbero farti perdere il controllo del veicolo o causarne lo spegnimento:  rischi di rimanere intrappolato.

– Evita sottopassi, argini, ponti: sostare o transitare in questi luoghi può essere molto pericoloso.

– Limita l’uso del cellulare: tenere libere le linee facilita i soccorsi.

– Tieniti informato su come evolve la situazione e segui le indicazioni fornite dalle autorità.

Come comportarsi dopo un’alluvione

Dopo l’alluvione invece serve prima di tutto seguire le indicazioni delle autorità prima di intraprendere qualsiasi azione, come rientrare in casa, spalare fango, svuotare acqua dalle cantine ecc. Non bisogna transitare lungo strade allagate: potrebbero esserci voragini, buche, tombini aperti o cavi elettrici tranciati. Inoltre, l’acqua potrebbe essere inquinata da carburanti o altre sostanze. Bisogna poi fare attenzione anche alle zone dove l’acqua si è ritirata: il fondo stradale potrebbe essere indebolito e cedere.

Prima di riattivare il gas o l’impianto elettrico serve verificare se è possibile e, se è necessario, chiedere il parere di un tecnico. Prima di utilizzare i sistemi di scarico, occorre informarsi che le reti fognarie, le fosse biologiche e i pozzi non siano danneggiati; e prima di bere l’acqua dal rubinetto serve assicurarsi che ordinanze o avvisi comunali non lo vietino. Infine, non bisogna mangiare cibi che siano venuti a contatto con l’acqua dell’alluvione, perché potrebbero essere contaminati.

© riproduzione riservata