Enzo “Màt” Sicuri rivive in un docufilm parmigiano: al via la raccolta fondi
Tre giornalisti parmigiani lanciano il progetto a trent’anni dalla morte del “Màt” Sicuri: realizzare un…
Tre giornalisti parmigiani lanciano il progetto a trent’anni dalla morte del “Màt” Sicuri: realizzare un film documentario basato su un audio inedito
PARMA | Far rivivere Enzo “Màt” Sicuri in un film documentario, questa è l’idea lanciata a 30 anni dalla scomparsa del filosofo di strada che amava musica, libri e – più di tutto – la libertà. I promotori dell’iniziativa sono tre giornalisti parmigiani: Francesco Dradi, Fabrizio Marcheselli e Antonio Cavaciuti. A questo scopo è stata lanciata una campagna di crowdfunding per sostenere il progetto di realizzazione.
Si chiama “Màt Sicuri – L’ultimo Diogene“, il film documentario che il trio di giornalisti Dradi, Marcheselli e Cavaciuti ha in programma per ricordare la vita di Enzo Sicuri, filosofo e clochard di Parma. A trent’anni dalla sua scomparsa (1907-1988), questo progetto nasce dall’audio inedito ed esclusivo dell’unica vera intervista concessa nella sua vita. L’eccezione venne fatta nel 1986 per la signora Giovanna Lanati, l’infermiera volontaria che gli pose alcune domande formulate dal giornalista e scrittore Tiziano Marcheselli. Proprio sulla base di quella registrazione viene costruito il film, nel tentativo di restituite il carattere originale e la filosofia di vita dell’unico clochard a cui è stato dedicato un monumento. La statua si trova in pieno centro cittadino, in piazzale della Macina.
Enzo, detto “Màt” in dialetto parmigiano – che significa matto – non aveva una casa fissa, ma era abituato a frequentare i “salotti” della vita cittadina come il Teatro Regio e piazza Duomo. Amava la cultura, in particolare i libri e la musica lirica, ed è sempre stato rispettato dai suoi concittadini nonostante il carattere burbero. Di lui si è sempre rispettato il modo di vivere libero, sempre coerente e in contrasto con lo stile di vita consumistico imposto dalla società. Anche se proprio per questo, forse, non è mai stato capito fino in fondo dai suoi contemporanei. Il suo motto era “Nella vita si può fare a meno di tutto, tranne che dell’aria per respirare”.
La raccolta fondi per realizzare il film
Per supportare la realizzazione de “L’ultimo Diogene”, è stata avviata una campagna di crowdfunding dagli ideatori. Le riprese sono state affidate a Renato Lisanti. A dare il volto a Sicuri, invece, è l’attore Alvaro Evangelisti, ma la voce è quella vera del “Màt” registrata negli anni Ottanta. Tra scene di fiction e documenti originali, come le foto del giornalista Giovanni Ferraguti, il progetto raccoglie testimonianze di parmigiani che hanno conosciuto e frequentato Sicuri: il celebre giornalista Giorgio Torelli, il barista Giacomo Sartori, la pasticciera Loredana Pagani e l’orologiaio Tino Casoli. Previsto anche un cameo a sorpresa nel ruolo di Dante Spaggiari, l’incisore anarchico che fu mentore di Enzo Sicuri.