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Mobilità e trasporti, l’assessore Gianluca Borghi: “Iniziative per una città sostenibile ed europea”

Mobilità e trasporti, l'assessore Gianluca Borghi: "Iniziative per una città sostenibile ed europea"

La scelta dell’amministrazione di pedonalizzare il centro storico in alcuni giorni, ma anche l’intero sistema di trasporto pubblico della città di Parma non sono stati esenti da critiche. Si sono lamentati i commercianti, che nei giorni di chiusura del centro avvisano un calo del numero di persone che passano di fronte alle loro vetrine; sono state mosse critiche per l’assenza di parcheggi scambiatori in prossimità del centro, e ancora per l’assenza di navette che potrebbero favorire lo spostamento da una parte all’altra della città. Per di più: anziani e persone con mobilità ridotta, se il centro è raggiungibile solo a piedi o con mezzi a noleggio, come E-bike o monopattini, durante i P-Days si trovano esclusi da un’intera porzione di città.

La questione merita quindi un approfondimento su più fronti e le risposte che ci hanno fornito gli autisti di Tep in questa intervista offrono infatti il quadro della situazione. D’altro canto, l’assessore alla Sostenibilità Ambientale, Energetica ed alla Mobilità Gianluca Borghi ha fornito le sue spiegazioni, illustrando le ragioni delle scelte dell’amministrazione e il piano che la giunta ha intenzione di attuare nei prossimi mesi. L’obiettivo è rendere la città più sostenibile, sul modello europeo, e a misura di pedone, favorendo la costituzione di una realtà consolidata di micromobilità sostenibile attraverso la diffusione di servizi di sharing con monopattini ed E-Bike.

I P-Days, la pedonalizzazione di alcune strade del centro storico, hanno suscitato non poco scontento tra residenti e commercianti parmigiani. Può sintetizzare i motivi principali per cui si è deciso di promuovere i P-Days e che cosa ha in programma l’amministrazione per i prossimi mesi?

La sperimentazione dei P-Days ha rappresentato il tentativo della Amministrazione di riportare al centro del Comune il tema delle pedonalizzazioni, in una città, come Parma, tra gli ultimi posti in Italia per la superficie delle aree pedonalizzate. Si è trattato di una sperimentazione, come tale oggetto di necessarie riflessioni derivanti dalla lettura degli esiti dei primi mesi di questa iniziativa.

Le organizzazioni dei commercianti hanno rilevato problematicità, mentre allo stesso tempo molti cittadini hanno mostrato assoluto apprezzamento per la liberazione del tratto centrale della via Emilia storica dal traffico veicolare, finalmente riconsegnato a pedoni e ciclisti in condizioni di assoluta sicurezza.

Entro il prossimo Settembre la Giunta proporrà una nuova versione dei P-Days, che terrà conto di queste e di altre riflessioni, senza che tuttavia venga snaturato il senso di questa iniziativa, coerente con una visione sostenibile ed europea di città, che si aggiunge agli investimenti ed alle decisioni già assunte per Zone 30, nuove piste ciclabili, ZTL ed altre pedonalizzazioni.

Come dimostra la pedonalizzazione di piazzale Barbieri, inaugurata da pochi giorni e che a breve animeremo di iniziative culturali e commerciali, queste iniziative concrete e coerenti con il programma elettorale, sono parte della idea di Città che vogliamo.

Con la chiusura del centro storico si è parlato anche di disagi dovuti all’assenza di parcheggi: sono previsti nuovi interventi per la realizzazione di posti auto in prossimità del centro storico?

Grazie ad un finanziamento ministeriale abbiamo recentemente conferito un incarico ad uno studio professionale per lo studio di fattibilità tecnico – economico per definire un vero e proprio “Piano Parcheggi di Quartiere” sulla base del PUMS. In particolare lo studio effettuerà un censimento delle aree potenzialmente disponibili o facilmente trasformabili a sosta su strada nella prima fascia territoriale intorno ai viali di circonvallazione, analizzarne le fattibilità e le possibili soluzioni per aumentare l’attuale offerta.

Quali interventi avete in mente come assessorato alla mobilità per ridurre le emissioni nel centro storico e sostenere una mobilità sostenibile? State pensando anche di promuovere un trasporto pubblico elettrico e quindi a minor impatto?

Per ridurre le emissioni nel centro storico e favorire  una mobilità più sostenibile si stanno attuando politiche di pedonalizzazione, che dopo aver testato a livello sperimentale, stiamo cercando di rendere stabili con vari interventi di riqualificazione. Come dicevo nel prossimo mese di settembre riprenderanno i P-Days, con un nuovo volto, nuove idee e iniziative volte a rendere ancor più l’asse Mazzini-Repubblica a misura di pedone. Il contributo di professionisti appositamente incaricati ci sta fornendo idee che potremo col tempo attuare.

Sul piano della mobilità, inteso come modo di muoversi, sempre viva l’iniziativa di contributi per l’acquisto di E-bike e Cargo bike, in arrivo Car sharing elettrico e  rilancio del bike sharing elettrico. A breve poi la Giunta approverà un nuovo bando per colonnine HPC che potranno favorire la migrazione verso l’auto elettrica.

Quanto agli autobus gestiti da TEP, grazie ai finanziamenti europei, sono in arrivo 12 filobus elettrici che potenzieranno ancor più la flotta, ormai totalmente elettrica nell’ambito urbano.

In campagna elettorale si era parlato di ridisegnare la mobilità degli autobus, all’insegna di una nuova viabilità cittadina, ad esempio prevedere navette dirette sulla tratta Nord-Sud della città favorendo un accesso più rapido al centro: è una cosa fattibile?

Come già sommariamente accennato, sono in corso importanti studi e progettualità che ci permetteranno di rivedere, nel medio periodo, sia il mondo della logistica, inteso come ridisegno del  sistema di carico scarico nella città, che l’intero piano della sosta e dei parcheggi, sia a cielo aperto che in struttura. Allo stesso e l’evoluzione dell’Area Verde con la chiusura dell’anello attorno alla tangenziale controllato elettronicamente, segnerà dal 2025 una ulteriore innovazione.

Chiudere ed attuare queste progettualità non può prescindere dal ridisegnare la mobilità del trasporto pubblico, il cui ulteriore efficientamento sarà imprescindibile man mano che si andrà verso una contrazione nell’uso dell’auto privata nel cuore del centro storico.

Per quanto invece riguarda lo sharing di bici e monopattini, come vi state muovendo? Le nuove regole previste dal Codice per la strada incentivano l’utilizzo di questi mezzi? Come è andato l’incentivo per le E-Bike e come mai non avete pensato di estenderlo anche alle bici muscolari visto le dimensioni comunque ridotte della nostra città? Avete dei dati a riguardo?

Proprio per dare un segnale concreto di attenzione a chi utilizza la bicicletta abbiamo messo a disposizione 220.000€  per contributo all’acquisto di E-byke e di Cargo byke assistite. I cittadini hanno risposto in modo molto positivo: sono già 440 i contributi erogati da Infomobility, che gestisce per il Comune la procedura.

Le E-byke rappresentano una alternativa reale all’utilizzo dell’auto, anche su medie distanze: è per questo che abbiamo riservato alle bici assistite il contributo del Comune, cercando di fare in modo che le risorse pubbliche diminuiscano l’utilizzo di automobili.

Allo stesso tempo i 825 monopattini e le 150 E-byke in sharing, gestite da imprese private su autorizzazione del Comune di Parma, rappresentano ormai una realtà consolidata di micromobilità sostenibile, sempre più spesso in una pratica quotidiana di multimodalità del trasporto individuale. Anche di questo, alla luce delle modifiche al Codice della Strada annunciate dal Governo, avremo modo di discutere con cittadini ed operatori della sharing mobility di Parma nel coro della Settimana Europea della Mobilità, che vedrà il Comune impegnato in numerose iniziative dal 16 al 22 settembre prossimo.

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