di Emanuela Alfieri
psicologa, Psicoterapeuta, PhD
Servizio di Psicologia di Borgotaro

“Dove c’è una perdita c’è il trauma, dove c’è il trauma c’è la perdita, inerenza reciproca e sovrapposizione” 

(Raphael, 1981)

Il Disturbo Post Traumatico da Stress è un complesso di vicissitudini che alterano  l’assetto di vita della persona che lo vive determinando un peggioramento della quotidianità ed una perdita consistente di possibilità di espressione e di realizzazione di sé nell’ambiente esterno, per ciò che concerne la vita socio-relazionale, e di raggiungimento di obiettivi personali, punti nodali per la definizione della qualità della vita e del benessere psicologico individuale e famigliare.

Tale disturbo riconduce ad una dimensione di  sofferenza  psicologica (Post-Traumatic Stress DisorderPTSD) successiva all’evento critico vissuto (incidente stradale, diagnosi di malattia, lutto improvviso, perdita del lavoro etc.). La diagnosi di PTSD necessita che i sintomi siano sempre conseguenza di un evento critico. Il ricordo del trauma non viene assimilato e accettato come parte del proprio passato e inizia ad esistere come entità dissociata, interferendo con il normale funzionamento psichico della persona che lo vive. In queste condizioni, la riattualizzazione del trauma prodotta da pensieri, immagini, sensazioni ed emozioni intrusive conduce alla sensibilizzazione; a ogni replica del trauma aumenta la quantità di stress che provoca conseguenze biologiche secondarie che, una volta consolidate, sono difficile da sovvertire (Van der Kolk, McFarlane Alexander e Weisaeth, 2004). I principali disturbi, sono riassunti dalla cosiddetta “triade sintomatologica”, per come definita dalla classificazione del DSM V (APA, 2013): intrusioniiper-arousal.

Flashback: un vissuto intrusivo dell’evento che si propone alla coscienza, “ripetendo” il ricordo dell’evento.

Incubi: che possono far rivivere l’esperienza traumatica durante il sonno, in maniera molto vivida.

Iper-arousal: caratterizzato da insonnia, irritabilità, ansia e tensione generalizzata.

Cognizioni e umori negativi: credenze ed emozioni negative, sensi di colpa, perdita di interesse nelle attività.

Tale situazione si presenta bloccante ad un livello emotivo interiore, in quanto costringe la persona  a “restare ferma” su esperienze traumatizzanti al livello psicologico.

In questo senso, gli eventi traumatici vissuti hanno  ripercussioni sull’esistenza della persona e dei suoi familiari, ed incidono profondamente sulla sua qualità della vita, le sue abitudini quotidiane, gli assetti relazionali all’interno dell’ambiente in cui vive. Come si può superare un evento critico e traumatico di vita non elaborato? Parlando dei nostri sintomi a chi ci è vicino e magari con un professionista psicologo. Un trattamento psicoterapico per alleviare lo stress associato ai ricordi  traumatici avviene con EMDR (dall’inglese Eye Movement Desensitization and Reprocessing, Desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari www.emdr.it) che permette una rielaborazione traumatica dell’evento vissuto.

Lo psicologo è a vostra disposizione per eventuali dubbi, chiarimenti, consigli o semplicemente per ascoltarvi. Se avete domande commentate il nostro articolo su Facebook o scrivete a info@ilparmense.net

Eventi critici della vita: il Disturbo Post Traumatico da Stress

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