Mercoledì 10 febbraio giornata del Ricordo sulle Foibe
Il generale Silvio Mazzaroli, direttore del giornale L’Arena di Pola, nonché Vice Comandante delle forze Nato in Kosovo, ha incontrato nuovamente dopo tre anni, gli studenti della scuola per parlare del “delitto” delle Foibe.
All’interno dell’aula Magna dell’Istituto Scolastico Gadda di Fornovo Taro, sono stati proiettati gli elaborati dalle classi 3°A, 4°A e 5°A dell’indirizzo informatico, e il video nostalgico “Tornar” del cantante Simone Cristicchi, additato di revisionismo.
Il paragone è facile: dalle pulizie etniche di ieri a quelle dei nostri giorni, dalle Foibe di fine guerra, al massacro di Srebrenica. Cinquant’anni di differenza, ma con un unico filo conduttore. Due “delitti” contro l’umanità” che, come troppo spesso avviene, rimangono impuniti. Eccezione unica quella del soldato Drazen nel massacro in Bosnia Erzegovina.
L’editing di sette minuti, come i sette giorni dell’estate del 1995 a Srebrenica, di Angela Bertoncini e Maryam Zahidi della classe 5°A, riassume efficacemente il racconto “come fossi solo” del giovane scrittore Marco Magini. E’ la storia del pentimento di Drazen Erdemovic, un ventenne sfollato dalla Croazia e arruolato nei sabotatori della Srpksa. E’ costretto, contro la propria volontà a fucilare centinaia di musulmani Bosniaci. E’ il solo condannato a subire una pena del massacro, perché unico reo confesso.
Di Cesare Groppi
