Il direttore di Sportitalia analizza la storica promozione del Parma: “Vincere un campionato è complicatissimo, figuriamoci tre; Faggiano si è dimostrato leader dietro la scrivania”

PARMA | Michele Criscitiello, noto esperto di calcio e calciomercato, nonché direttore di Sportitalia affronta la promozione del Parma Calcio 1913 nel suo ultimo editoriale. Secondo il giornalista la storica risalita in Serie A del club ducale è un’impresa memorabile con un artefice ben preciso, il ds Daniele Faggiano. “Parma è entrato nella storia e, in questi anni, siamo stati tutti un po’ tifosi ducali. Una storia pazzesca. Nessuno si dimentica del fallimento e i disastri che hanno portato in ginocchio la città“, afferma il direttore di Sportitalia.

Una storia bellissima, quella del Parma, che a soli tre anni dal fallimento torna nella massima serie del calcio italiano, là dove ha raccolto soddisfazioni enormi e grandi successi. Negli ultimi tre anni l’incredibile cavalcata: dalla Serie D alla A attraverso tre promozioni consecutive: un’impresa unica nel panorama calcistico nazionale. Aspetto, questo, che non è sfuggito a Michele Criscitiello e giustamente sottolineato nel suo articolo: “Ha vinto i campionati, tutti di fila, di serie D, C e B ed è tornato ai massimi livelli del calcio italiano. Una storia bellissima. Pazzesca. Vincere un campionato è complicatissimo, in tutte le categorie, figuriamoci vincere tre campionati in tre anni. Non a caso, nella storia, non c’era riuscito mai nessuno“.

Poi l’elogio al direttore sportivo del Parma Calcio, Daniele Faggiano, che – secondo il giornalista e conduttore televisivo – sarebbe vero artefice della promozione dalla B alla A. “Grande merito di queste ultime due promozioni va attribuito a Faggiano. Al calciomercato veniva considerato ‘quello che porta la borsa a Perinetti’. Poi ha avuto le sue occasioni e non ne ha sbagliata mezza. Da Trapani a Parma si è confermato un leader dietro la scrivania. Giovane e capace“, spiega Criscitiello. La chiave di volta di questo successo – scrive il giornalista – sarebbe stata il mancato esonero di D’Aversa: “Lo ha tutelato e i fatti lo hanno portato in Serie A. Faggiano non ha seguito le voci ed è andato per la sua strada. Bravi a Parma, ad individuare l’uomo giusto in un periodo delicato“.

Menzione, infine, anche per il capitano crociato Alessandro Lucarelli, vera bandiera di questa squadra e grande guerriero del Parma Calcio. “Complimenti anche ad Alessandro Lucarelli – conclude il direttore. Ha dimostrato attaccamento e passione al club con i fatti e non a chiacchiere. Dai giudici di un tribunale ai trionfi del campo. Lui le ha viste tutte e Parma gli sarà riconoscente a vita. Meriterebbe un posto in questa società non appena avrà deciso di smettere con il calcio giocato“.

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