Nove Parchi dalla montagna del parmense al basso corso del Trebbia: territori complessi con diverse necessità di tutela; il Parco dei Cento Laghi l’area più dinamica

@AndreaAdorni @ChiaraCorradi

Cinque Parchi Regionali e quattro Riserve Regionali: ecco l’immenso patrimonio naturale e paesaggistico gestito dall’Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità. Nella Provincia di Parma i Parchi del Ducato comprendono i Boschi di Carrega, il Parco del Taro, il Parco dei Cento Laghi, la Riserva Parma Morta, la Riserva Monte Prinzera, la Riserva Torrile Trecasali e quella dei Ghirardi. La gestione di questo immenso territorio è “una sfida tanto affascinante quanto difficile“, così come l’ha definita il presidente Agostino Maggiali. I Parchi del Ducato sono uno straordinario e variegato mosaico di habitat, paesaggi, culture e storie. La presenza dell’uomo in questi spazi è, in diversa misura, una ricchezza ed un valore e non solo una minaccia.

Gestiamo – spiega Maggiali – i 63 ettari della Riserva Parma Morta con lo stesso impegno con cui ci occupiamo dei 26.000 ettari del Parco dei Cento Laghi. Una complessità data dalle caratteristiche intrinseche dei territori e dalle loro diverse necessità di tutela. Ma anche dalla molteplicità degli interlocutori interessati, tra i quali la Regione, due province e 26 comuniLe buone relazioni con gli altri enti locali sono un elemento fondamentale per rendere le scelte condivise e gestire il territorio nel modo più equo e sostenibile possibile.

Parco dei Cento Laghi: aree triplicate rispetto a quindici anni fa

Parchi del Ducato "luoghi da vivere": il racconto di Agostino Maggiali - INTERVISTAIl territorio del Parco Regionale delle Valli del Cedra e del Parma, più rinomato come Parco dei Cento Laghi si estende nei Comuni di Corniglio, Monchio delle Corti e Tizzano. Negli ultimi quindici anni è l’Area Protetta più “dinamica” dal punto di vista dell’evoluzione territoriale. Evoluzione che è sempre coincisa con l’espansione, a testimonianza del grande interesse degli enti locali. Nato nel 1995 per tutelare le fasce prossime al crinale dei comuni di Monchio delle Corti e Corniglio, nel 2009 con l’ampliamento del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, ha ceduto a quest’ultimo le competenza sulle aree tra i 1300 m.sl.m. e il crinale.

Nel 2009 sono state, dunque, incluse ampie porzioni nel comune di Tizzano Val Parma e allargata la zona di Preparco a tutto il territorio comunale di Monchio e Corniglio. “Non più solo tutela degli splendidi ambienti sommitali, ricchi di natura e quasi completamente disabitati – continua il Presidente – ma forte impegno per la valorizzazione del paesaggio rurale di media montagna. Un ambiente ancora ben conservato e ricco di biodiversità, agricoltura, prodotti tipici, cultura e turismo. Il lungo e difficile percorso istituzionale e culturale che ha portato alla nascita e al consolidamento dei Parchi nell’Appennino parmense Est è sicuramente alla base del recente riconoscimento Riserva Uomo-Biosfera MAB dell’Unesco“.

Ricolonizzazione del lupo: nessuna reintroduzione, specie tutelata dal 1971

Negli ultimi decenni si è assistito ad un processo graduale e naturale di ricolonizzazione, da parte del lupo, dei territori montani e poi delle aree pedecollinari e di pianura. “Ribadiamo con fermezza – conferma Maggiali – che non si tratta di fantasmagoriche reintroduzioni. Il lupo è una specie che gode della tutela garantita dal 1971. Ed è caratterizzato dalla sua particolare adattabilità e mobilità e dall’abbondanza crescente di prede, specie gli ungulati“. Nelle Aree Protette dei Parchi del Ducato non ci sono situazioni di particolare criticità e il conflitto uomo-lupo rimane e a livelli fisiologici.

Tre le linee strategiche su cui lavora il Parco per garantire ed assicurare la convivenza uomo-lupo. In primis l’aiuto agli agricoltori per l’attuazione di pratiche efficaci di difesa degli allevamenti, come reti elettrificate e cani da guardiania. La seconda è la tutela delle produzioni tipiche, in particolare il progetto di valorizzazione della Pecora Cornigliese. Infine il Parco diffonde, a partire dalle scuole, conoscenze più approfondite e corrette sulla presenza e i comportamenti del lupo.

Un’economia verde e sostenibile

Parchi del Ducato "luoghi da vivere": il racconto di Agostino Maggiali - INTERVISTAQuella del Turismo Verde – continua il Presidente dei Parchi – è una delle ricette più corrette e lungimiranti. Il Turismo Verde è in Italia e in Emilia Romagna in costante crescita. La ricerca di luoghi belli, di spazi di naturalità, di enogastronomia tipica legata al territorio, di relax e movimento all’aria aperta trova nei Parchi la risposta più autentica“. I Parchi da anni sono impegnati nella ricerca di infrastrutture che si pongono a servizio del turismo sostenibile. Tra questi sentieri segnalati, ciclovie, aree per la sosta, musei ed ostelli. “L’obiettivo è offrire occasioni ed opportunità di visita attiva e consapevole. Per questo motivo organizziamo anche uscite guidate, laboratori per famiglie, esperienze di educazione ambientale e musica all’aperto“.

Nello scorso anno scolastico sono stati 18.000 gli alunni delle scuole che hanno partecipato alle attività di educazione ambientale e sostenibilità. Diversi anche i temi proposti. Dalla scoperta della fauna all’ecologia del bosco o del fiume, fino alla geologia e alla paleontologia. Ma anche la ricerca dei macroinvertebrati, l’osservazione degli uccelli e la convivenza uomo-animali. “L’offerta educativa è rivolta a tutte le scuole e offerta in modo gratuito alle scuole dei Comuni dei Parchi. Inoltre c’è anche la possibilità di percorsi personalizzati, coprogettati insieme agli insegnanti“, prosegue.

Parchi come luoghi da vivere

Frequentare i Parchi senza inutili paure, ma con la giusta consapevolezza di muoversi in luoghi con equilibri ecologici a volte fragili e con alto tasso di naturalità“, conclude il Presidente. Parchi come luoghi da vivere è il lietmotiv che caratterizza i Parchi del Ducato. Nel corso dell’anno sono numerose le iniziative organizzate, con eventi adatti ad ogni età e spesso gratuite. Il consiglio è quello di informarsi in modo corretto prima di arrivare a destinazione. Imparare a conoscere le peculiarità del territorio e le regole di fruizione. Le informazioni possono essere reperite anche sul sito ufficiale e sulla pagina Facebook.

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