di Giulia Berni

Il Nucleo Operativo Cinofilo di Traversetolo è specializzato nell’addestramento di cani e nel recupero di persone scomparse

Si respira un’aria tranquilla e il prato circondato dalla recinzione è di un verde pulito, al suo interno gli ostacoli e le strutture sono tenute in ottime condizioni. Il campo del Nucleo Operativo Cinofilo di Traversetolo è composto da ragazzi di tutte le età e cani di razze differenti, pronti a scattare veloci e a superare gli ostacoli predisposti dai loro addestratori.

L’attività principale che i volontari dell’associazione cinofila di Traversetolo svolgono da diversi anni riguarda l’addestramento canino per il ritrovamento di persone disperse: Siamo allertati per intervenire in tutte le emergenze della zona – dice il Presidente e addestratore Corrado Benecchi quando ci sono incidenti o disastri naturali come frane, fiumi in piena o interventi di Protezione Civile. Siamo sempre presenti sul campo per aiutare”. Il Noc è iscritto all’Albo Regionale del Servizio Civile di Parma e la sua storia inizia proprio a Traversetolo nel 2004 e ancora oggi un gruppo sostanzioso di volontari (circa 22 operatori) porta avanti il lavoro iniziato dai predecessori. Il gruppo aderisce all’U.C.I.S (Unità Cinofile Italiane di Soccorso ndr) ed è iscritto all’Albo ENCI. Nella provincia di Parma ci sono altre unità cinofile, raggruppate in associazioni che hanno come referente il Comitato Provinciale di Parma di Protezione Civile: sono i gruppi di Parma, Langhirano, Pilastro, Borgotaro e Fidenza, oltre al NOC di Traversetolo. Alcuni di questi volontari (tutti appartenenti alla Protezione Civile) sono intervenuti in altri importanti soccorsi (anche senza cani), come il terremoto dell’Aquila (2009) e dell’Emilia (2012), oppure in occasione dell’esondazione del Baganza (2015).

Il presidente del Nucleo ci ha anche spiegato come si entra a far parte dell’unità: “se si vuole intraprendere questa strada il volontario deve seguire e superare un corso base per ottenere l’abilitazione ad operare sul campo. Una volta ottenuta si è inseriti nel gruppo a cui si vuole aderire e si inizia a svolgere il proprio compito, di solito organizzato in determinati giorni e ore.

Noi invece non possiamo fermarci, dobbiamo sempre essere in attività perché il cane deve avere un costante allenamento”.

È molto importante inoltre che il cane faccia socializzazione con altri esemplari con cui andrà ad operare, in modo tale che le operazioni di ricerca siano svolte nel migliore dei modi e che continui con regolarità l’addestramento, affinché sia sempre “sull’attenti” e pronto a rispondere a qualsiasi richiesta d’intervento. Questo modus operandi è necessario anche per le operazioni congiunte che svolgono coi volontari sanitari o gli altri soccorritori, per cui i cani devono essere un valore aggiunto e non un intralcio.

Il giorno in cui si mettono alla prova effettiva i cani è la domenica mattina, quando si effettuano simulazioni di ricerca e vengono portati in territori nuovi per abituarli a lavorare in qualsiasi tipo di ambiente e situazione. Il nucleo è sempre aperto ad accogliere nuovi “figuranti” che svolgano la parte del disperso e almeno una volta all’anno vengono organizzate anche uscite sulle macerie, come case abbandonate o ruderi di casolari, questi contesti infatti servono al cane per abituarsi ad operare nelle situazioni più disparate. “Domenica 10 Aprile al Parco di Roncolo (RE) – prosegue il Presidente – si è svolta una “battuta” assieme ai volontari della Croce Azzurra che ha visto i due gruppi volontari collaborare in modo sinergico nella ricerca di diversi dispersi. In questo modo abbiamo messo alla prova non solo i cani, ma anche le new entry all’interno della Croce Azzurra che hanno dovuto simulare un soccorso della persona che ha finto vari dolori e necessari interventi dei soccorritori”.

Il Nucleo Operativo opera in tutta la provincia e i volontari raccontano che spesso hanno dovuto affrontare casi di recupero di persone scomparse, per lo più si trattava di anziani scappati dalla strutture di ricovero, oppure di fungaioli inesperti o cacciatori. “Purtroppo ci sono anche casi molto tristi, come quando qualcuno si sente male. A volte la conclusione della ricerca può essere tragica a seguito di suicidio o infarto”. Dal punto di vista lavorativo invece – ci spiegano – se si partecipa ad un’uscita il lavoratore non perde la giornata di lavoro, poiché viene retribuita dal Dipartimento Nazionale, soprattutto in quanto “nel caso in cui ci sia un allarme bisogna intervenire subito, perché abbiamo un lasso di tempo breve che non può superare il paio di ore”. Come per la Croce Rossa ci sono diversi codici di allerta: verde, potrebbe esserci bisogno; giallo, bisogna prepararsi all’azione; rosso, si deve intervenire subito.

Ogni tipologia di cane può ricevere l’addestramento e non è necessario quindi che sia di razza, l’importante è che non siano sovrappeso o troppo piccoli, poiché devono avere una buona resistenza e sopportare ritmi sostenuti.

Il cane per far parte del Nucleo deve innanzitutto superare una prova di resistenza, che comprende: una prova di obbedienza, superamento di ostacoli, rumore di spari e infine una prova di ricerca. “In Emilia Romagna – spiega Benecchi- c’è un brevetto speciale che il padrone e il proprio cane devono ottenere per poter operare come unità cinofila: consta di una prova di ritrovamento che deve essere portata a termine entro 20 minuti. Il risultato minimo per poter superare la prova deve essere molto buono”. L’addestramento dura circa un anno e mezzo (con frequenza obbligatoria due giorni la settimana) prima che il cane possa diventare operativo. I cuccioli non possono essere presentati a brevetto prima dei 20 mesi (anche se l’ENCI concede di poter iniziare poco prima ndr) e gli adulti non possono superare i 9 anni (se non per diversa disposizione del veterinario).

Il Noc opera grazie all’autofinanziamento, ottenuto dalla “raccolta di fondi e donazioni che riceviamo da privati. Il ricavato viene usato per far fronte alle varie spese che occorrono per il mantenimento del campo e per l’attrezzatura”. Queste spesso non sono sufficienti per affrontare tutte le spese di gestione e a questo proposito il Comune di Traversetolo ha deciso di concedere uno spazio alle associazioni di volontariato (due volte all’anno per il NOC ndr) durante il mercato domenicale di Traversetolo, dove viene fatta la torta fritta, il cui ricavato viene raccolto per dare un aiuto concreto all’unità cinofila, finalizzato all’acquisto di: pettorine, abbigliamento, manutenzione e attrezzatura.

Chiunque può far visita al campo per vedere gli addestramenti o per reperire informazioni. I soci sono sempre presenti al sabato pomeriggio e sono felici di mostrare i risultati di tanto impegno.