Mister Giuseppe Iachini è stato presentato in una conferenza stampa al Centro Tecnico di Collecchio, alla presenza del Managing Director Sport dei Crociati Javier Ribalta e dal saluto iniziale del Presidente Kyle Krause con un video messaggio dagli USA. “Volevo per prima cosa ringraziare il Presidente, la società e i Direttori per il fatto di essere qui in una piazza ambiziosa che vuole tornare nel massimo campionato. Quando mi hanno chiamato c’è stato subito un approccio giusto a livello tecnico e umano. Avevo altre opportunità per poter andare in Serie A, ma considero Parma una piazza, un ambiente, una città e una tifoseria da Serie A – le parole del nuovo mister crociato.

In questo progetto pluriennale c’è la volontà di lavorare, di dare tutto, anima e corpo, per raggiungere l’obiettivo. Voglio mandare un caloroso abbraccio a Maresca e Vitiello, miei ex calciatori in passato, auguro loro le migliori fortune. Abbiamo condiviso momento splendidi, stavo già tifando per il Parma perchè essendoci loro speravo che la squadra potesse raggiungere risultati. Quando si arriva, lo dico per esperienza avendo affrontato situazioni simili e avendo vinto 4 campionati, c’è da lavorare sotto tutti gli aspetti: da quello tattico a quello tecnico, inoltre c’è da valutare la condizione psico-fisica dei ragazzi toccando gli aspetti sia individuali che di reparto, di tattica. Sto facendo delle valutazioni, non sono un mago, credo solo nel lavoro giusto, duro, costante e serio perchè questa squadra possa crescere e possa diventare figlia dell’allenatore.

Ho vinto 4 campionati: uno col 4-3-3, uno col 4-3-1-2, gli altri due invece col 3-5-2 e col 3-4-1-2 perchè le caratteristiche dei calciatori mi dicevano questo, costruendo quindi con il tempo un modulo adeguato raggiungendo successi anche con diversi record. La squadra deve avere equilibrio e deve essere organizzata in entrambe le fasi: deve diventare una delle migliori difese e uno dei migliori attacchi perchè così si vincono i campionati, con struttura e organizzazione. Farò di tutto: inizio alle 6 del mattino e termino alle 8 di sera, sono abituato, non ho la bacchetta magica ma darò ai ragazzi il massimo delle nozioni, dell’organizzazione e dell’atteggiamento per questo campionato.

Mi piace che la squadra verticalizzi con un calcio veloce, intenso, rapido aggressivo, che attacchi la profondità.Il possesso palla deve essere finalizzato alla verticalizzazione per andare in porta: prima ci arriviamo, meno facciamo risistemare gli avversari. Questo va tutto organizzato. Le mie squadre hanno sempre avuto attaccanti che hanno fatto tanti gol, ma tutti i giocatori sono importanti per me, le partite non si vincono in 11, in questo campionato soprattutto. Questo è un campionato difficile, lungo: per certe squadre come il Parma diventa di pressione, le altre squadre ti aspettano, fanno il tutto esaurito. Tutti faranno la partita della vita contro di noi, dovremo scendere in campo in maniera organizzata, compatta, aggressiva e concentrata più degli altri. Quando diventeremo squadra in questo senso allora potremo parlare di fare un certo percorso. Siamo distanti dalla parte alta della classifica. Per arrivare in alto occorrono lavoro, costanza, mentalità, organizzazione, sacrificio. Il campionato di B è lungo, ti aspetta anche un po’: a marzo vedremo dove saremo e allora parleremo di cosa fare, ora testa bassa e con il fondoschiena attaccato alla sella pedalando forte, abbiamo una salita da affrontare“.

© riproduzione riservata