Busseto assente dalla rassegna “Viva Verdi”; il Sindaco: “Saremo comunque diretti protagonisti”
A fronte dell’intervento delle opposizioni, abbiamo ascoltato la risposta del Sindaco di Busseto, Stefano Nevicati,…
A fronte dell’intervento delle opposizioni, abbiamo ascoltato la risposta del Sindaco di Busseto, Stefano Nevicati, che ha fatto chiarezza sulla postura del Comune in merito alla vicenda. Nelle sua parole, nonostante le recenti critiche non avrebbe avuto luogo alcuna esclusione, ma, al contrario, lo stesso afferma: “Busseto è attiva, presente e ben contenta di fare la sua parte“.
Innanzitutto, spiega il Sindaco, il Comune è stato coinvolto fin dall’inizio nel progetto legato a Villa Verdi, che ha visto recentemente la visita del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, il quale ha annunciato l’intenzione di mobilitarsi per l’acquisizione da parte dello Stato della casa-museo, esercitando il diritto di prelazione. Busseto, quindi, è stata invitata a presenziare alla Conferenza stampa tenutasi a Roma nella quale sono stati annunciati i primi concerti di sensibilizzazione alla tutela della Villa. Come affermato da Nevicati, “Busseto sarà diretta protagonista – insieme al Ministero della Cultura, la Regione Emilia-Romagna e il Comune di Villanova sull’Arda – quale parte integrante di una nascente Fondazione destinata alla tutela non solo della Villa, ma di tutti i beni verdiani presenti sul territorio“.
Alla Conferenza, il Sovrintendente della Scala di Milano, Dominique Meyer, è stato ringraziato dal Ministro per aver lanciato l’idea coinvolgere le fondazioni lirico-sinfoniche attraverso una raccolta fondi in un calendario di concerti verdiani. Un’iniziativa nobile e accolta coralmente da “tutto il mondo dello spettacolo“, come sottolineato alla medesima Conferenza dal Presidente dell’AGIS Francesco Giambrone. Quest’ultimo ha espressamente specificato come lo sforzo collettivo consista proprio in un calendario in continua costruzione noto come rassegna ‘VIVA Verdi’, nel quale le quattordici fondazioni lirico-sinfoniche, i teatri di tradizione e tutte le istituzioni che lo vorranno, potranno prenderne parte, nessuno escluso.
Ciononostante, ultimamente si è sollevato un polverone mediatico sulla presunta esclusione di Busseto e del suo Capoluogo da tale rassegna. Polverone fomentato in qualche modo dalle parole spiazzanti dello stesso Ministro Sangiuliano riportate sulla Gazzetta di Parma, che lascerebbero intendere che il Teatro Regio non si fosse in alcun modo attivato in tal senso. Tuttavia, il Sindaco Nevicati sottolinea come, a differenza delle altre realtà nazionali, “Busseto e Parma hanno il Festival Verdi“, il cui ricco calendario è in ideazione proprio in questo momento e verrà annunciato una volta completato. La partecipazione dei due Comuni all’iniziativa è dunque naturale e certa.
“Busseto, seppur nel suo piccolo, è attivissima”
Le parole del Sindaco Nevicati trasmettono dunque fiducia nel Comune: “Noi non siamo né preoccupati né esclusi, tanto più che quest’anno avremo anche ulteriori attività molto importanti che non possiamo ancora annunciare legate ad anniversari verdiani che cadono proprio nel 2023“. Nonostante le dimensioni del Teatro Verdi non siano quelle dei grandi teatri di tradizione, infatti, “Busseto è assolutamente impegnata in questa partita”. Le proteste mosse dall’opposizione comunale sarebbero perciò sterili, perché “non solo le occasioni celebrative verdiane organizzate dalla presente Amministrazione sono diverse e riempiono sempre il Teatro, ma quest’anno saranno ulteriormente ampliate”. Per di più, “da protagonisti, visto che ci saremo noi nella Fondazione”.
Come anticipato, l’obiettivo principe del Ministero non si limiterebbe infatti a Villa Verdi, ma prevederebbe di creare una Fondazione pubblica che abbracci tutti i beni del territorio di Parma e Piacenza, inclusi naturalmente il Teatro Verdi di Busseto e la Casa Natale di Roncole. Nelle parole del Ministro Sangiuliano, “una Fondazione che si occupi di mettere a sistema un itinerario verdiano“, coordinandone promozione e risorse. La Villa, una volta sottratta al privato e restituita al pubblico, ne diverrebbe dunque il fulcro, ove sarà finalmente possibile organizzare concerti, eventi, convegni e studi.
In particolare, sarà coinvolto in prima persona in operazioni di studio e ricerca sui documenti conservati in Villa l’Istituto Nazionale di Studi Verdiani, di cui Busseto è socio. Per di più, un membro del Consiglio di Amministrazione del Comune milita all’interno dell’Istituto stesso, con il quale sono in programma attività di ricerca anche a Busseto – per esempio, è in corso una collaborazione in merito a una mostra e uno studio presso la Biblioteca nel palazzo del Monte di Pietà, ove sono conservati gli originali di preziosi documenti verdiani. Inoltre, continua il Sindaco, “dal primo gennaio di quest’anno, siamo tornati soci della Fondazione Toscanini, con la quale stiamo attivamente preparando una programmazione verdiana in parallelo al Festival Verdi”. Conclude infine Nevicati, “seppur nel suo piccolo, Busseto è dunque attivissima“.