di Chiara Corradi e Mariarosaria Vitiello

In questi ultimi giorni ci siamo occupati dell’Ex Cobianchi: uno spazio inutilizzato da anni, ma che può (e deve) tornare a disposizione dei parmigiani. Uno spunto di riflessione anche per i candidati sindaco e per chi – nelle amministrative di giugno – si metterà a disposizione dei cittadini, impegnandosi per la città. Di proposte, sull’ex albergo diurno, negli anni ne sono state avanzate tante ma nessuna ha trovato poi una realizzazione definitiva. Nei giorni scorsi abbiamo provato ad immaginare – con i piedi ben per terra e un progetto realizzabile – come sarebbe la Piazza trasformata in una foresta urbana, sulla scia di quanto già iniziato in altre città europee, come Parigi. Una prima idea di riutilizzo e riqualificazione dello spazio sotto Garibaldi.

Oggi, invece, pensiamo al Cobianchi come una zona destinata alla realizzazione di bagni pubblici, la cui necessità – sopratutto a fine turistico – è sempre molto sentita nella nostra città. Lo spazio andrebbe reso accessibile anche per le persone disabili, con un progetto che si occupi dell’abbattimento delle barriere architettoniche. Il Cobianchi potrebbe trasformarsi così in un servizio a disposizione dei cittadini, ma anche dei tanti turisti che stanno tornando a visitare la nostra città. Una proposta che sarebbe anche un ritorno all’origine: quando fu costruita la struttura comprendeva, infatti, bagni pubblici, barbieri, parrucchieri, lavanderie, telefoni pubblici, uffici di cambio ed agenzie viaggi. Verrebbe da dire che cambiano i tempi, ma non le esigenze delle persone e delle città. Una clausola, che ci permettiamo di ricordare qualora la proposta venga presa in considerazione e che vale in generale per ogni cosa pubblica per la quale vengano investiti soldi dei cittadini: riqualificare vuol dire anche prendersene cura nel futuro. E in questo caso, mantenere pulizia e il decoro.

Una proposta non nuova ai parmigiani

Nell’aprile del 2019 l’avvocato Arrigo Allegri aveva proposto di utilizzare gli spazi dell’ex Cobianchi per realizzare dei bagni pubblici, a Parma completamente assenti. La proposta, al tempo, fu fatta in vista degli eventi di Parma Capitale della Cultura 2020, quindi per garantire ai parmigiani e ai turisti adeguati servizi igienico-sanitari. Caterina Bonetti, allora consigliera comunale del Partito Democratico, affermò di aver presentato lei stessa una mozione, nel dicembre del 2018, in cui chiedeva che a Parma venissero predisposti nuovi servizi igienici, sia in centro storico che nelle aree d’interesse turistico. Rivelò inoltre che la l’idea di utilizzare l’ex Cobianchi per la realizzazione dei bagni pubblici in realtà circolasse già da anni e che un possibile modello di riferimento poteva essere il Cobianchi milanese, riaperto dal 2003 al 2006 come punto informazioni turistiche e poi utilizzato in occasione di Expo. Ma le proposte, le iniziative e i progetti si risolsero in un nulla di fatto.

A dicembre 2021 sono invece stati installati dei nuovi servizi igienici automatizzati nel parco Ferrari e nel parco Ducale. Si tratta di tre bagni autopulenti, attivi 24 ore al giorno, che funzionano con una moneta che ne permette l’apertura, in modo tale da scoraggiare gli atti vandalici. Il costo dell’installazione è stato di circa 77 mila euro. Il Comune aveva inoltre proposto di ampliare il progetto aggiungendo dei servizi igienici anche in Piazza Garibaldi e nel complesso della Pilotta in piazzale della Pace, dove erano presenti provvisoriamente quattro bagni chimici mobili.

Tuttavia, la Soprintendenza ai beni culturali ha infatti deciso di bloccare, almeno per il momento, l’istallazione dei bagni autopulenti. Al loro posto, torneranno i due bagni chimici, uno per i disabili e uno per donne e uomini. Anche la loro re-istallazione presenta però dei problemi, il più spinoso dei quali riguarda il colore esterno del bagno oltre che tutta la burocrazia riguardante luce, acqua e fognature. Per il momento, quindi, il Comune ha noleggiato per due mesi due bagni chimici della ditta Sebach per un costo di 7.320 euro. Dal punto di vista estetico, la soluzione non è certo la più auspicabile, soprattutto se si considera la presenza del complesso monumentale. Proprio per questo motivo l’Amministrazione comunale aveva approvato l’installazione dei bagni autopulenti dall’aspetto più decoroso. Eppure, di questi ultimi nemmeno l’ombra mentre gli spazi dell’ex Cobianchi continuano ad essere inutilizzati.

Prossimo appuntamento

Il nostro viaggio nel futuro dell’Ex Cobianchi continua venerdì 11 marzo con la terza e ultima proposta di riqualificazione e valorizzare dello spazio.

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