La stazione della “piccola Versailles” versa in condizioni di degrado; Amo-Colorno chiede l’intervento di Rfi

Il gruppo Amo-Colorno ha effettuato un sopralluogo nella stazione del paese, servizio fondamentale per i pendolari che si recano a Parma o Casalmaggiore, ma che si trova in “condizioni pietose“: la zona è poco illuminata, i locali sono danneggiati e l’area risulta completamente vandalizzata. La mancanza del sistema di videosorveglianza contribuisce a dare alla stazione un senso di abbandono, dato che non tutela i viaggiatori, e per questo il collettivo chiede a Ferrovie dello Stato, proprietaria dell’area, di intervenire con l’installazione delle telecamere e la chiusura della stazione nelle ore notturne.

La stazione di Colorno è una fermata del treno importante per un paese dal carattere prettamente turistico e formativo, specialmente per coloro che vogliono diventare cuochi internazionale e frequentano la Scuola internazionale di cucina. E’ sta costruita nel lontano 1884 ed è oggi tutelata dalle Belle Arti: consiste in un bene comune da preservare e da rispettare. Le condizioni in cui versa ultimamente, sono però fatiscenti: “Oltre al problema dell’impossibilità di far accedere i disabili ai binari a causa dell’unico accesso a mezzo di una ripidissima scala, l’area si mostra vandalizzata. La facciata è stata più volte reimbiancata e subito dopo nuovamente ricoperta da ben poco artistici graffiti. La sala d’aspetto risulta
sempre colma di rifiuti, e i muri sono deturpati da scritte oscene e da segni di scarpe prodotti da calci sui muri. Le finestre le porte presentano le maniglie rotte. All’esterno i bagni sono murati e inutilizzabili e la cancellata che costeggia la stazione, e dovrebbe evitare di cadere di sotto, è in gran parte mancante
“, denuncia Amo-Colorno.

L’area ex carico/scarico merci, inoltre, presenta cartelli di “Pericolo” abbandonati tra le erbacce e un capanno degli attrezzi accessibile a tutti, pieno di rifiuti, cartoni e una coperta. Ricoperto da spazzatura, graffiti e con i gradini sfondati si trova anche l’ex capannone, avvolto anche da una folta vegetazione, tra la quale si possono individuare zaini e giubbotti abbandonati. “L’area alla sera è completamente buia ed è un luogo decisamente pericoloso, dove chiunque può nascondersi ad occhi indiscreti
per commettere degli illeciti
” afferma il collettivo, che chiede l’intervento di Rfi e che sostiene di aver reiterato la richiesta da diverso tempo, anche alla Regione Emilia-Romagna e al Comune di Colorno, affinché con volontà si inizino i lavori di ripristino dell’area per garantire un servizio efficiente ai cittadini.

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