Il mercato del lavoro è in costante evoluzione, ed è per questo motivo che è necessario arrivare preparati all’appuntamento con il futuro, conoscendo quelli che saranno i lavori del domani: solo così si può sapere come investire sulla propria formazione per una carriera di successo. Ne abbiamo parlato con gli esperti di Digital Pr.

Perché oggi un lavoratore o uno studente dovrebbero interessarsi alle professioni del futuro?

Ovviamente per essere in grado di cogliere per primi le nuove opportunità che il mondo del lavoro metterà a disposizione, ed entrare da protagonisti nei mercati in crescita. Proprio per questo motivo bisogna comprendere quali sono le caratteristiche personali e le competenze che occorre avere per cogliere le opportunità in ballo e, quindi, intraprendere le professioni emergenti con successo.

Come cambia e si modifica il mondo del lavoro?

Nuove professioni vanno via via emergendo soprattutto per ciò che concerne la Rete, uno strumento le cui potenzialità sono pressoché infinite: con il passare del tempo lo si sta capendo. Ecco, allora, che fanno capolino lavori come quello del web analysis, quello dell’e-commerce manager, quello del digital pr manager o quello del digital strategist. Insomma, non mancano di certo le occasioni per diventare parte attiva di quella che è a tutti gli effetti una rivoluzione globale. Aver voglia di imparare è il primo passo da compiere, con la predisposizione d’animo che porta anche a sbagliare quando è il caso di farlo.

Come si arriva preparati a un mondo del lavoro diverso da quello a cui si è abituati?

Le strade da percorrere sono molteplici: per esempio, si potrebbe decidere di realizzare un blog personale, ma anche iniziare ad acquisire una certa confidenza con le piattaforme lavorative più importanti e gli strumenti più utili. Uno dei consigli degli esperti è quello di specializzarsi in un certo ambito – verticalizzarsi, si dice – in modo da riuscire a conoscerlo in ogni più piccolo particolare. Ci sono anche delle scuole di alta formazione che garantiscono una preparazione ad hoc da questo punto di vista. Quel che è certo è che anno dopo anno le offerte di lavoro che hanno a che fare con il mondo della Rete sono in costante crescita, dal momento che il digital ricopre un ruolo decisivo.

Senza essere presenti online non si va da nessuna parte?

Di sicuro, molti lavori sono strettamente vincolati alla Rete, e lo saranno sempre di più in futuro. Per questo motivo occorre essere in grado di far fruttare le chance messe a disposizione dalla Rete, ricordando che il lavoro sta andando incontro in tutti i settori a un processo di digitalizzazione da cui sembra non si possa tornare indietro. Lo dimostra il fatto che gli orari fissi stanno via via sparendo, e non si è più vincolati nemmeno alla posizione geografica dei luoghi di lavoro. L’orientamento verso gli obiettivi è, insieme con la flessibilità, una peculiarità di cui non si può fare a meno se si vuol toccare con mano una delle professioni del futuro.

Qual è lo scenario da cui siamo attesi?

In un momento in cui il mercato del lavoro pare essere in difficoltà, sono molte le imprese che si dedicano alla ricerca di figure professionali nuove, in modo che l’evoluzione del business e dello sviluppo possano essere sostenute a dovere. Alcune delle parole chiave su cui puntare sono quelle che chiamano in causa la virtualizzazione, la digitalizzazione e la multicanalità. C’è bisogno di nuove abilità per gestire questi aspetti, così come occorrono skill multidisciplinari per saper maneggiare i big data, i social network, la navigazione in mobilità e il cloud. La rivoluzione digitale richiede un approccio più crossmediale e più interfunzionale, visto che ha coinvolto i settori più diversi della società in cui viviamo, dalla cultura alla scuola, passando – ovviamente – per l’economia. I cambiamenti derivanti dalla digitalizzazione delle imprese impongono, a chi desidera ottenere uno dei lavori del futuro, di possedere competenze non solo tecniche, ma anche di carattere comunicativo.

Ma ora entriamo più nel dettaglio: quali sono questi nuovi lavori di cui stiamo parlando?

Uno di questi è senza dubbio quello dell’inbound marketing manager: si tratta di una figura professionale il cui compito è quello di sviluppare, di realizzare e di gestire i contenuti di una pagina web al fine di generare lead dopo aver attirato nuovi clienti. Si tratta di un genere di marketing diverso rispetto alla consueta ricerca di clienti che passa per il telemarketing, le pubblicità e gli uffici stampa. In questo caso, infatti, c’è bisogno di un investimento meno consistente dal lato economico, che però assicura risultati eccellenti dal punto di vista delle conversioni. Chi aspira a ricoprire questo ruolo deve avere la capacità di lavorare con vari specialisti e di coordinarli; inoltre, sono richieste competenze ad hoc nel monitoraggio dei risultati e nell’impiego dei CMS, i Content Management System.

Nel settore del marketing c’è solo questa figura che si sta affacciando sul mercato del lavoro?

No, un altro compito importante è quello del mobile marketing manager, che ha l’incarico di programmare le strategie di marketing e di aumentarne la visibilità con un riferimento specifico ai device mobili. Questo professionista deve, tra l’altro, identificare le strategie di comunicazione più efficaci, per poi programmare le relative azioni che serviranno per la generazione dei lead e per la conversione in clienti. Essere aggiornati è fondamentale per diventare dei bravi mobile marketing manager, ma occorre soprattutto essere consapevoli, giorno dopo giorno, dei trend in atto presso la popolazione target. Così, si può essere certi di andare incontro alle esigenze delle buyer personas.

Dal punto di vista della Seo, invece, che cosa ci riserveranno i prossimi anni?

La figura di riferimento sarà quella del search marketing specialist, che è appunto il tecnico della Seo e della Sem: egli si occupa del monitoraggio delle azioni di diverse campagne di advertising, in modo che possano essere valutate quelle che devono essere corrette. Si tratta di far promozione dei siti attraverso la crescita della loro visibilità in riferimento alla ricerca organica (Seo) e alle campagne pubblicitarie (Sem). Un abile search marketing specialista crea un account AdWords e sa come ottimizzarlo; inoltre, stende rapporti relativi alle attività dal punto di vista del Return On Investment e sa come migliorare il business di un sito regalandogli traffico di qualità.

Proseguiamo nella rassegna delle nuove professioni: chi manca?

Gli e-commerce project manager, per esempio: sono figure operative che hanno una responsabilità elevata dal momento che sono chiamati a stabilire la programmazione di un progetto di uno shop virtuale e la sua realizzazione. Questo vuol dire da un lato individuare gli obiettivi che dovranno essere conseguiti, dal punto di vista del fatturato e delle vendite, e dall’altro lato tenere conto dei tempi e dei costi prefissati. Ci sono, poi, gli e-reputation manager, che sono figure professionali recenti ma già molto importanti. La loro mansione prevede di prendere in esame la reputazione online dei marchi, così che in presenza di eventuali criticità essa possa essere migliorata.

Come si svolge questo lavoro?

Un elemento basilare è la capacità di osservare le conversazioni online, e questo avviene per mezzo di strumenti di monitoraggio avanzati che permettono di eseguire una precisa analisi che si sviluppa dalle keyword legate al marchio. Una volta evidenziate le tendenze, è possibile capire quali sono gli influencer più importanti e monitorare le discussioni online in cui si fa riferimento a un certo prodotto o al marchio nella sua totalità. La successiva analisi delle conversazioni consente di scoprire e definire la strategia più efficace per una reputazione migliore. Ovviamente, è fondamentale conoscere sia i social network che i programmi di network analysis.

A proposito di analisi: che cosa fa un web analyst, invece?

Egli è chiamato a raccogliere i dati relativi alle campagne, alle conversioni e al traffico. Inoltre, analizza le performance offerte non solo dal sito web, ma anche dagli altri canali online di riferimento, incluse le campagne adv. Un web analyst può lavorare in qualità di freelance, ma anche in una web agency o in qualsiasi altra azienda: grazie al suo contributo, infatti, è possibile scoprire se il lavoro di comunicazione che viene svolto va bene o se deve essere modificato.

Infine, parliamo dei web content editor: professione del futuro, ma anche del presente.

Proprio così: che si tratti di un consulente per un’azienda o di un freelance, lavora grazie agli input forniti da un responsabile del marketing o della comunicazione, e si dedica alla produzione di contenuti allo scopo di favorire la partecipazione critica e il dibattito attivo. Insomma, si tratta di promuovere lo scambio di informazioni per mezzo dei vari canali di comunicazione a disposizione. Un web content editor può essere un copywriter o un blogger; tra le sue capacità c’è quella di selezionare con cura tutte le fonti di informazione da cui prendere spunto per la redazione dei contenuti. Spesso si tratta solo di rielaborare testi già esistenti, e quindi il miglior web content editor è quello che sa scrivere in modo da destare la curiosità dei lettori e la loro attenzione.

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