Dopo la lettura della storia del fantasma di Donna Cenerina, che abita da anni immemori all’interno delle mura della Rocca di Soragna, oggi andiamo alla scoperta degli spiriti della Marchesa Giacoma Pallavicino di Zibello (1509-1575) e del Marchese Giangerolamo Pallavicino di Scipione (1474-1536). Un amore intenso, che i due pagheranno con la vita: ed è così che le loro anime ancora si aggirano tra le mura del castello sulle colline di Salsomaggiore Terme.
Nonostante il matrimonio tra i due cugini fosse stato combinato per rafforzare i legami tra i due rami della famiglia e nonostante il fatto che Giacoma non ebbe figli, Giangerolamo farà di tutto per proteggere e tutelare Giacoma anche dopo la sua morte, decidendo di donargli, quando lui era ancora in vita, una cospicua parte delle sue proprietà. Una donazione inusuale per i tempi che non piacque ai cugini che si videro negata la possibilità di ereditare le ricchezze di Giangerolamo alla sua morte. Un gesto di amore che pagherà con la vita: verrà brutalmente assassinato dai cugini davanti alla Chiesa di Scipione per avere seguito le ragioni del cuore anziché quelle dinastiche.
Si dice che oggi la presenza di Giangerolamo si faccia sentire nel Castello, una presenza pacifica, si attribuiscono a lui alcuni fenomeni come i rumori dei passi, alcune porte trovate aperte, e le finestre che si spalancano improvvisamente nella galleria degli antenati, in alcune notti dell’anno; spesso si udiscono anche passi più lievi, che sarebbe quelli di Giacoma: la leggenda vuole che i due spiriti si incontrino ancora nelle sale del Castello.
Giacoma, rimasta vedova a soli 27 anni, non si risposerà mai e dedicherà tutta la sua vita ad aiutare il prossimo, come a volere restituire l’amore che gli fu dato. Seguirà in prima persona la gestione delle sue proprietà e dopo avere tentato invano di persuadere Ignazio di Loyola a potere entrare nella Compagnia di Gesù, fondò la Compagnia delle Donne Spirituale, per sorelle laiche, dedicando la sua vita ad aiutare i più deboli e in particolare le giovani donne non maritate e i bambini a cui destinerà tutti i proventi delle sue proprietà.
Il Castello di Scipione
Il Castello di Scipione è uno dei più antichi manieri della nostra Regione: fu costruito nel XI secolo dai Marchesi Pallavicino, strategico nel Medioevo quando vigilava sulle saline del territorio di Salsomaggiore, merlato alla ghibellina e protetto dall’aquila bicipite. All’interno del Castello sonon conservati ancora oggi meravigliosi arredi d’epoca del Seicento, soffitti a cassettoni, affreschi e decorazioni originali, oltre ad un elegante loggiato seicentesco con vista sulle colline circostanti.
Al tempo di Uberto “Il Grande” e di Rolando “Il Magnifico”, il maniero fu tra le roccaforti dello Stato Pallavicino, feudo immediato del Sacro Romano Impero.