Continua la costruzione di Lunezia: la nuova Regione già approvata in sede Costituente; ecco il nuovo riassesto territoriale proposto

LUNEZIA | È stato fissato un altro incontro, il prossimo 19 gennaio alla Baia di Lerici, per continuare la costruzione della nuova Regione Emiliana Lunense già approvata in sede Costituente. “Le aspettative dei territori compresi in Lunezia – spiega Rodolfo Marchini dell’Associazione Lunezia – sono state disattese: mi riferisco alla Pontremolese, al raccordo Autocisa-Autobrennero, ai porti di La Spezia e Carrara e all’Appenino Tosco-Emiliano privo di servizi“. 

L’Associazione propone, quindi, un riassesto territoriale che corrisponda in maniera più precisa ai tempi moderni, rendendo funzionali tutte le alternative possibili. L’obiettivo è portare all’attenzione delle nuove forze politiche i vantaggi che i contesti locale e nazionale riceverebbero da un nuovo riordino regionale capace di andare incontro alle esigenze sociali ed economiche di chi chiede più attenzione e alle grandi strategie del Paese e dell’Europa.

Offriamo – continua Marchini – un progetto di Regione europea, nuova e policentrica, in cui ogni sua città sia valorizzata per le sue specifiche eccellenze: Parma per le industrie alimentari e l’università , La Spezia e Carrara per le valenze turistiche e portuali, Piacenza per la logistica, Mantova per la cultura, Reggio Emilia per l’agricoltura, Massa per il turismo balneare, Cremona per l’industria dolciaria“.

L’idea di Lunezia si riallaccia ad una antica aspirazione della Padania di avere l’accesso al Mare e dell’Alto Tirreno di potersi aprire all’ Europa centrale senza dover passare obbligatoriamente per Firenze-Bologna o per Genova-Milano. “Una sinergia possibile, foriera di opportuni e doverosi vantaggi per i territori interessati e vincente per tutti”, concludono dall’Associazione. 

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