Occorrono azioni straordinarie a contrasto dei lupi confidenti o degli esemplari ibridati che si avvicinano troppo alle abitazioni. La montagna, pesantemente colpita dal contesto economico, dal contesto energetico, dalle difficoltà di trasporto e da quelle di contesto idrogeologico, si trova a fare i conti anche con la piaga dei lupi. Se chiudono le ultime stalle sarà un disastro per le zone appenniniche”. A lanciare l’allarme è il consigliere regionale della Lega Emiliano Occhi dopo lo sbranamento di una mucca e il ferimento di un altro bovino in un’azienda agricola di Solignano.

La Lega è da sempre vicina agli allevatori, ai sindaci e agli abitanti della montagna che, in misura maggiore, scontano questa problematica. In passato ho depositato un’interrogazione in Regione chiedendo che si distinguesse tra lupi e ibridi, perché sono fermamente convinto che l’ibrido non deve essere tutelatoha spiegato l’esponente del Carroccio, sottolineando come l’esecutivo regionale debba “mettere campo delle azioni straordinarie, oltre a quelle di protezione passiva, come una ricerca e una dissuasione di questi esemplari ad avvicinarsi alle stalle”.

E’ quindi necessaria un’azione straordinaria in attesa che il piano di gestione del lupo venga poi modificato. Occorre una mobilitazione importante di tutti i portatori di interesse dell’agricoltura e del mondo rurale di montagna: se chiudono le ultime stalle l’agricoltura, che ha già diverse problematiche e viene addirittura attaccata sul fronte della difesa dei propri capi di bestiame, i danni per l’economia e per il dissesto idrogeologico saranno drammatici”, ha concluso Occhi.