fbpx

Museo Glauco Lombardi, scrigno della Parma di Borbone e Maria Luigia | INTERVISTA

“Un 2024 in crescita per il Museo Glauco Lombardi: l’incremento di visitatori, rispetto al 2023,…

Un 2024 in crescita per il Museo Glauco Lombardi: l’incremento di visitatori, rispetto al 2023, si è iniziato a vedere già nei primi mesi dell’anno con febbraio che ha segnato quasi il raddoppio dei visitatori“. Tra i turisti che visitano il Museo Glauco Lombardi, nato con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio artistico e documentario della Parma borbonica e ludoviciana, la maggiorparte sono stranieri. A stilare un bilancio dell’attività museale è Francesca Sandrini (Fondazione Museo Glauco Lombardi), direttore del Museo: “Nel periodo primaverile ed autunnale ci sono anche le visite delle scolaresche, principalmente di Parma e Provincia ma anche di territori extra provinciali, che vengono a fare laboratori o ad approfondire la storia del periodo napoleonico. Le visite guidate sono molto richieste anche dalle famiglie e in quest’ultimo anno abbiamo notato un aumento delle visite per piccoli gruppi, visite “su misura”, che dimostrano la presenza di un pubblico motivato e ben disposto a conoscere le storie racchiuse nel nostro Museo“.

Perchè di storia il Glauco Lombardi ne è veramente ricco. Inizialmente allestito nelle sale della Reggia di Colorno, dal 1961 il Museo viene trasferito nell’attuale sede del Palazzo di Riserva di Parma; dieci anni dopo nasce l’omonima Fondazione, sotto l’egida del Comune di Parma e di Fondazione Monteparma che dal 2002 è l’unico ente sostenitore del Museo. “Dal 1997 al 1999 – spiega la Sandrini – il Museo è stato oggetto di restauro; mentre nel 2012 gli spazi sono stati ampliati anche con le sale espositive del piano terra. Proprio qui, fino al prossimo ottobre, è possibile ammirare la mostra temporanea ‘Napoleone in Caricaturacon l’esposizione di incisioni satiriche e caricaturali realizzate nel periodo dei 100 giorni. Si tratta di materiale che solitamente non è esposto al Museo e che permette ai visitatori di avere un approccio curioso alla tematica politica vista sia da parte francese sia da parte inglese, contro Napoleone o contro i Borbone“. L’esposizione è ad ingresso gratuito e visitabile negli orari di apertura del Museo che, nel periodo estivo, subiscono una variazione nell’orario di chiusura domenicale che viene anticipato alle 14.00 invece che alle 19.00

La Sala delle Feste

Tra i saloni più celebri c’è quello denominato “delle Feste”, la cui connotazione settecentesca è rimasta inalterata nella decorazione a stucco di soffitti e pareti ad opera di Benigno Rossi. Qui sono contenuti alcuni dei reperti di epoca imperiale più suggestivi: il ritratto di Maria Luigia di Robert Lefèvre del 1812; il ritratto di Napoleone realizzato a carboncino da François Gérard; la corbeille de mariage, un sontuoso mobile centro stanza che in origine conteneva alcuni doni fatti da Napoleone alla giovane consorte in occasione delle nozze e lettere autografe di Bonaparte.

Nel 2007 è stato restaurato anche il fortepiano appartenuto a Maria Luigia, perfettamente conservato e ancora oggi protagonista degli eventi musicali e culturali che organizza il Museo. A tal proposito il weekend del 5/6 ottobre si terrà una conferenza concerto dal titolo ‘Armiamoci e Suonate‘ che avrà come protagonista un brano musicale di ‘Musica Eroica Militare’ di Johann Baptist Vanhal: un inedito che è stato donato dalla famiglia Arrigoni al Museo e che ricorda la chiamata alle armi di Vienna nel 1797 contro le truppe francesi“. L’appuntamento con la conferenza è il 5 ottobre alle 10.30: lo storico della musica Giuseppe Martini guiderà alla sua comprensione passo dopo passo, mentre alla fortepianista Eleonora Carapella sarà affidata l’esecuzione musicale. Il 6 ottobre prende il via il concerto “Musica al Museo” con il “Duo Luoghi Immaginari” composto dal soprano Elena Bakanova e dal forte pianista Raffaele Mascolo che eseguiranno arie e romanze di inizio Ottocento, tratte da Donizetti, Verdi e Rossini.

Ciò che rimane più impresso del Salone delle Feste è sicuramente l’abito da cerimonia della Duchessa, a cui si aggiungono anche alcuni gioielli appartenuti a Maria Luigia.

Le altre sale del Museo e le esposizioni esterne

L’atmosfera legata alla Duchessa di Parma si respira anche nelle altre sale del Museo, in particolare nella Sala degli Affetti e nella Sala Maria Luigia. La prima raccoglie alcune delle testimonianze più intime della Duchessa e dei suoi familiari: oltre alle immagini dipinte e alle sculture, si possono ammirare i ritratti della sua famiglia, delle dame di compagnia, del chirurgo di corte. “Qui troviamo anche un tappeto da tavolo ricamato dalla stessa Maria Luigia, uno scialle donatole dall’imperatore cinese e un abito con decori in lamina d’argento“. La seconda, conclude il percorso museale e racconta le passioni della Duchessa: la pittura, la corrispondenza con i. familiari, i diari, la pesca, il cucito e il ricamo. “I testi delle sue lettere ed alcuni acquerelli – spiega la direttrice – ci ricordano anche la sua passione per gli animali, in particolare i cani di piccola taglia“.

Vi è poi la Sala Toschi, dove sono conservate opere dell’incisore parmense Paolo Toschi; la Sala Petitot, intitolata all’architetto omonimo che nel 1753 venne chiamato a Parma da Du Tillot con il ruolo di architetto delle fabbriche ducali e che, per quasi vent’anni, diresse la vita architettonica ed urbanistica del ducato contribuendo al passaggio dal rococò al neoclassicismo. “Alcune delle opere del nostro Museo – conclude la Sandrini – sono oggi ospitate alla mostra ‘Ferdinando I di Borbone-Parma, protettore delle arti e della religione‘ che è allestita alla Reggia di Colorno e che si basa sulla figura di Don Ferdinando a cui anche il nostro museo ha dedicato la mostra e il volume ‘Il bigotto illuminato’. Tra i pezzi ‘in prestito’ due ritratti, due bozzetti per la sistemazione del corpo della beata Orsolina, di mano di Benigno Bossi, una raccolta di rime e il diario di Colorno redatto dallo stesso duca Ferdinando, relativo alle funzioni religiose della chiesa colornese di S. Vincenzo Ferreri per l’anno 1767“.

Come visitare il Museo

Biglietti

  • Ingresso € 7,00
  • Ridotto € 5,00 (adulti over 65, gruppi da 20 pax e oltre, ragazzi 15-17 anni, soci TCI, FAI, Souvenir Napoléonien, GIA)
  • Gratuito fino a 14 anni

Contatti

Palazzo di Riserva
Strada G. Garibaldi, 15
43121 Parma – Telefono: 0039 0521 233727 – Email: info@museoglaucolombardi.it

Orari

Nei mesi di luglio e agosto l’orario domenicale sarà dalle 9.30 alle 14.00. Nei restanti giorni della settimana, rimarrà in vigore il consueto orario feriale: dal martedì al sabato dalle 9.30 alle 16.00. Nella giornata di Ferragosto, giovedì 15 agosto 2024, il Museo rimarrà chiuso.

© riproduzione riservata