Parma, i bonus sono finiti: con lo Spezia è la prima finale da vincere ad ogni costo
Credits Photo Parma Calcio

Basta fare calcoli e tabelle, il Parma non è ancora in Serie A e mancano ancora sei partite con 18 punti a disposizione. Di questi 18 punti potrebbero bastarne la metà o forse no ai crociati. Tutto dipende anche dalle inseguitrici Como, Cremonese e Venezia, ultime tre squadre per ora rimaste in gioco per le prime due posizioni. Prime due perché anche il primo posto dei crociati al momento non è così scontato. È vero, cinque punti sulla seconda Como sono un bel bottino ma il Parma per mantenerli deve ricominciare a marciare in questo mese di aprile. Dopo il KO meritato in casa col Catanzaro e il pareggio opaco di Bolzano col Sudtirol (unica nota positiva è aver mantenuto la porta inviolata dopo 10 partite), i crociati sabato pomeriggio affronteranno lo Spezia di D’Angelo, una squadra che verrà al Tardini per cercare punti salvezza. Per il Parma sarà la prima finale da vincere ad ogni costo per tornare a dare un forte segnale al campionato e tenere a distanza le inseguitrici quando poi mancheranno le ultime cinque partite.

Dopo lo Spezia si andrà a Palermo, poi Lecco in casa, trasferta a Bari, Cremonese in casa e derby a Reggio Emilia l’ultima giornata. La combinazione perfetta sarebbe ospitare la Cremonese con il Parma già matematicamente promosso in Serie A, ma come detto di sopra, fare calcoli e tabelle serve a poco se non si pensa prima al campo. Sabato pomeriggio ci sarà come sempre il supporto dello stadio Tardini per spingere i crociati alla vittoria. Tre punti da conquistare ad ogni costo: un calcio di rigore, un calcio piazzato o un’autorete (come nel match di andata). Conta solo la vittoria per dare un segnale all’ambiente e ridare linfa a quell’entusiasmo che anche a Bolzano era presente con mille tifosi al seguito.