Presentato a Parma, da Tiziana Benassi, assessore alle Politiche di Sostenibilità Ambientale del Comune di Parma, da Nicola Ferioli, Dirigente Settore Mobilità ed Energia del Comune di Parma; da Matteo Dondé, progettista e da Paolo Pinzuti, di Bikenomist, il progetto per le piste ciclabili soft, che sono parte della carreggiata stradale e sono delimitate da una striscia bianca discontinua; sono, inoltre, destinate alla circolazione delle biciclette e possono essere valicate dagli altri veicoli solo in caso di necessità; veicoli che la attraversano devono dare la precedenza alle biciclette in transito. L’occasione si è presentata grazie anche alle recenti modifiche del Codice della Strada. Il provvedimento riguarderà in prima battuta i tratti di via Pasini, via Carra, via Langhirano, viale Villetta, via Zarotto: parte della carreggiata sarà destinata alle biciclette e sarà delimitata da una linea tratteggiata. Nel complesso saranno oltre 15 i km di piste ciclabili hard e soft che andranno ad aggiungersi alla rete ciclabile cittadina.

La presentazione del progetto

L’Assessore Benassi ha commentato così la realizzazione del piano: “Le piste ciclabili soft sono strumenti tecnici che con investimenti minimi permettono di aumentare la sicurezza di chi si sposta in bicicletta in ambito urbano senza bisogno di lunghi e costosi interventi infrastrutturali, laddove non si sviluppano velocità elevate non servono pesanti infrastrutture per garantire la sicurezza, ma basta una linea tratteggiata a terra per creare un corridoio di scorrimento per chi va in bici. Trascorsa l’emergenza sanitaria dovremo continuare a lavorare per fronteggiare anche l’emergenza climatica e ambientale e questo è il momento per iniziare ad affrontare le sfide future. Stiamo ampliando la rete ciclabili esistente, che ha un’estensione di 137 chilometri, anche grazie ai nuovi tratti di ciclabili soft. Ma serve fare di più“.

Inoltre, il Dirigente Settore Mobilità, Ferioli ha aggiunto che la realizzazione delle nuove piste è considerata strategica dall’Amministrazione: “l’obiettivo è quello di favorire sempre di più l’uso della bici negli spostamenti urbani, soprattutto in un periodo in cui il contenimento del COVID rende necessario alleggerire la pressione sul trasporto pubblico locale”. Anche per questo, le prime piste ciclabili soft saranno cofinanziate dalla Regione Emilia-Romagna: questo perché sono utili a fronteggiare l’emergenza sanitaria in corso.

Matteo Dondé ha illustrato il progetto: “Attuiamo anche a Parma un modello internazionale di convivenza che aumenta la sicurezza dei pedoni, dei ciclisti e dalle auto. In questo modo restituiamo anche a qualsiasi soggetto fragile il loro spazio”. I benefici dello spostamento in bici sono molteplici: non inquina,permette di decongestionare il traffico, è un mezzo economico e accorcia i tempi per gli spostamenti urbani e per chi usa la bici nel tempo libero. Obiettivo della Regione è di raddoppiare gli spostamenti in bici e a piedi su tutto il territorio regionale, che oggi ha una media del 20%, con collegamenti tra piste ciclabili esistenti e nuove piste. Mentre, per il Comune di Parma, che si ispira agli esempi di alcuni Paesi europei questa è più che altro una sfida: permettere collegamenti soft che prediligano le scuole, la rete di ciclabili di connessione tra i quartieri ed il centro storico.

Il progetto vede il sostegno e il plauso da parte di Fiab, Federazione italiana degli amici della bicicletta di Pama, il cui presidente Andrea Mozzarelli era anche presente alla presentazione del piano. Infine, è intervenuto anche Paolo Pinzuti, di Bikenomist, che ha descritto le diverse tipologie di piste ciclabili: “Non esiste una soluzione ma ne esistono diverse che possono, attraverso interventi poco invasivi, incidere sulla qualità e sulla sicurezza della mobilità dei soggetti fragili, e permettere una fruibilità delle corsie stradali per tutti”.

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