I commenti di alcuni tifosi nel post Sampdoria non aiutano di certo l’ambiente Parma in questo momento di difficoltà. Dopo il giro di boa e la fine del girone di andata c’è chi sembra gettare già la spugna, sicuramente non i supporters che prima della partita di domenica sera hanno incitato la squadra crociata attorno al pullman che si dirigeva allo stadio.

Dopo 19 partite si può dare un giudizio su Liverani, Carli, gli attaccanti che non segnano, la sfortuna per gli infortunati per la palla che proprio non vuole entrare. Si può giudicare il mercato estivo del nuovo Direttore Sportivo, il calcio champagne promesso da Liverani, ma non si può dire che il Parma sia già con un piede in B. Non con un girone intero da giocare.

Perché se è vero che il Parma non vince in casa in campionato dal 4 ottobre e non segna al Tardini da troppe partite consecutive, è anche vero che con il ritorno di mister D’Aversa si è visto un atteggiamento diverso. Il Parma è più combattivo, è più squadra. Allo stesso tempo però il Parma commette sempre troppe ingenuità e soprattutto non fa punti. Per la salvezza occorre ben altro, oltre a qualche gol in più. Servono i 3-4 colpi sul mercato promessi da Krause; elementi di esperienza che conoscono la Serie A e che possono dare il contributo alla squadra fin da domenica contro il Napoli allo Stadio Diego Armando Maradona.

“Nelle difficoltà lotta col cuore e la vittoria arriverà” è una delle canzoni che si sentivano cantare in Curva fino a qualche mese fa. Manca ancora un girone, il Parma può rialzarsi e combattere per il suo Scudetto chiamato salvezza. Come sempre i conti si fanno alla fine.

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