Vie di Parma letteralmente invase dalle sardine: manifestazione pacifica al canto di “Bella Ciao” e “Inno di Mameli”; Pizzarotti su Facebook: “Città libera”

Nella giornata mondiale contro la violenza sulle donne, Parma si mobilita e scende in piazza. Prima sotto i Portici del Grano, dove l’associazione “Maschi che si immischiano” ha fatto emergere i limiti della maschilità nei confronti dell’altro sesso, che ancora troppo spesso danno orgine ad atti di violenza. Poi il flusso si è spostato in Piazza Duomo, dove era prevista la mobilitazione delle “sardine”. Quasi diecimila persone (la Polizia ci ha parlato di un numero che si aggira intorno alle 8.000 unità), secondo quanto dichiarato dal Sindaco Federico Pizzarotti attraverso i social, si sono riversate in strada per protestare contro Matteo Salvini al grido “Parma non si Lega“.

Una volta raggiunta la Cattedrale, il mare parmigiano ha preso parte al flash mob. Poco dopo le 19, infatti, hanno parlato i tre ragazzi del Marconi che hanno organizzato. Al microfono hanno ribadito una necessità chiara: “Siamo stanchi di parole di odio e violenza, vogliamo una politica priva di discriminazioni“. La Piazza si è riempita sempre di più, colorandosi di tanti cartelli simpatici, ma priva – come le altre città – di simboli politici. Due i canti che hanno accompagnato il movimeto delle “sardine”, un timido “Bella ciao” e un molto più sentito “Inno di Mameli“. Verso le 20.15 l’evento è terminato e la piazza si è svuotata, con le persone che hanno iniziato a disperdersi per il centro storico.

Pizzarotti: “Parma città libera”

Il Sindaco Federico Pizzarotti ha affidato il suo pensiero a Facebook: “Care Sardine, benvenute a #Parma, siete 10 mila. Fate sentire alta e solenne la voce di una città libera in una terra libera. Perché nessuno può venire in Emilia Romagna e insegnare a noi cos’è la libertà”.

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