L’Università di Parma, con punteggio complessivo di 88,5 si posiziona al sesto posto in Italia nella Classifica Censis delle Università italiane, giunta ormai alla ventunesima edizione, nella sezione grandi Atenei – quelli con un numero di studenti compresi tra 20.000 e 40.000. L’Università di Parma segue le Università di Perugia (93,3, che si conferma al primo posto), Salerno (91,8), Pavia (91,2), Calabria (90,2) e Ca’ Foscari (89,7).

La valutazione degli Atenei si è basata su diversi indicatori: Servizi, Borse, Strutture, Comunicazione e servizi digitali, Internazionalizzazione, Occupabilità. Tra queste voci, l’Ateneo di Parma registra il miglior punteggio in “Strutture”, dove è al primo posto assoluto con un totale di 104. Ottimo anche il risultato di 97 punti ottenuto in “Occupabilità”,  (contro i 96 dello scorso anno ) e in “Comunicazione e servizi digitali” dove raggiunge un punteggio di 90 (96 nel 2020). Fra restanti indicatori Internazionalizzazione si aggiudica 87 punti (86 nel 2020),Servizi” totalizza un punteggio di 77 e “Borse” di 76 (rispettivamente 78 e 79 nel 2020).

Anche quest’anno –  dichiara il Rettore Paolo Andrei – l’Università di Parma si posiziona nella parte alta della classifica, sia pure con una leggera flessione nel risultato complessivo”. Per tale motivo l’Ateno si sta impegnando con maggiori energie per migliorare le aree che necessitano ancora di innovazione. Per esempio, in merito ai servizi digitali della comunicazione è stata già avviata da alcuni mesi una completa riorganizzazione del portale di Ateneo, per garantire un servizio migliore a tutti gli interlocutori. “Anche sugli altri versanti il nostro impegno prosegue con decisione e gli stimoli derivanti dall’analisi Censis saranno per noi motivo di ulteriore attenzione“, assicura in conclusione il Rettore.

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