Una variante alla moderna Via Francigena, che connette Parma e Collecchio alla tappa 19, è stata istituita dai i comuni di Parma, Collecchio e Fornovo di Taro, in collaborazione con l’Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia Occidentale: ripercorre il cammino che collega Fidenza a Fornovo di Taro, passando per Medesano e Felegara, raccontato dall’arcivescovo di Canterbury, Sigerico.

Questa variante riprende l’asse individuato da Quintavalle, sulla sponda orientale del fiume Taro, e trova nelle ricerche di Ubaldo Delsante quello che doveva essere uno dei cammini più intrapresi dai pellegrini, tra le tante strade di quell’intreccio di vie che portavano a Roma o addirittura a Gerusalemme. Uscendo da Parma, i pellegrini lasciavano la via Clodia, via Emilia, raggiungevano la chiesa di Vicofertile e poi Madregolo che rappresentava un punto di sosta anche per i pellegrini che provenivano dal vicino guado del Taro. Da qui si avviavano all’ospizio di Collecchiello fino alla Corte di Giarola, e al monastero di Oppiano, e infine alla pieve di Fornovo di Taro nei periodi di buona stagione; mentre, durante il periodo invernale, quando il fondovalle risultava impraticabile, si recavano verso la pieve di Collecchio per giungere all’ospizio di Talignano e poi verso la strada della Costa fino a Fornovo di Taro.

Itinerario storico, artistico, naturale ed enogastronomico

Il tragitto, così come viene ripresentato oggi ha una immensa valenza storica, artistica e religiosa: si passa dalla la Piazza del Duomo di Parma alla Cattedrale, dal Battistero che è una tra le più alte espressioni dell’arte in Italia, al Palazzo Vescovile, e poi la chiesa di Santa Croce, le chiese di San Pancrazio, di Vicofertile, le pievi di Collecchio e di Madregolo, gli insediamenti di proprietà monastica di Giarola e di Oppiano.

Rappresenta anche un cammino fra la natura, poiché da Madregolo si costeggia il Parco fluviale del Taro che porta in località Le Chiesuole, zona dotata di percorsi e attrezzature dedicati all’osservazione della ricchissima avifauna che vi nidifica; a metà percorso, il sentiero entra nel Parco vero e proprio e prosegue fino a Fornovo di Taro e alla splendida pieve dove emerge il bassorilievo che racconta il martirio di Santa Margherita.

Il percorso si articola su un terreno pianeggiante per circa 28 km. La prima parte, dopo la ciclopedonale che costeggia la via Emilia fino a S. Pancrazio, si dirama in vie più piccole, asfaltate e quasi senza traffico. La seconda parte continua sui sentieri del Parco che possono essere percorsi a piedi, in mountain bike e in buona parte anche con carrozzine per disabili tipo Triride, progettate per spostarsi su percorsi “fuori pista”. L’ultima qualità di questo itinerario riguarda l’enogastronomia: è un viaggio tra le eccellenze produttive e gastronomiche, ed è possibile accedervi direttamente presso gli spacci delle aziende agricole e casearie che si incontrano lungo il percorso, oppure approfittando di una sosta tra le trattorie che portano avanti la tradizione culinaria.

Sono state anche istituite due giornate, dalla Fondazione Cariparma, dal titolo: “I Love Francigena. Scoprire i territori a piedi lungo gli Itinerari culturali” ed è prevista anche una promozione online e la realizzazione di due pannelli informativi del tracciato della Variante della Via Francigena “Lungo Taro”, da Parma a Collecchio, fino a Fornovo di Taro.

Le dichiarazioni dei Sindaci

Secondo il Sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, con questo tratto storico all’interno della via Francigena si fornisce un valore aggiunto alla città, al territorio e a tutta la provincia; ha aggiunto: “Essere tappa dell’itinerario storico che dal nord Europa portava alla città eterna ci riempie di orgoglio. I pellegrini potranno contemplare passo dopo passo i luoghi storici della nostra città il Battistero, il Duomo e tutto il territorio in tutte le stagioni“.

La Sindaca di CollecchioMaristella Galli, sottolinea con grande soddisfazione: “Sono percorsi tra bellezze naturali ed architettoniche che rappresentano occasioni uniche per riflessioni interiori ricche di spiritualità. Con questa consapevolezza si è voluto riscoprire un sentiero così significativo che nei secoli ha visto il passaggio di pellegrini diretti a Roma, disposti a superare valichi e montagne alternati ad un tratto pianeggiante punteggiato di luci e di ombre, di riflessi nell’acqua e canti di uccelli, di pietre romaniche e luoghi di ristoro“.

Infine, la Sindaca di Fornovo di Taro, Michela Zanetti, ha dichiarato: “Questo nuovo percorso, contribuirà ad accrescere il valore del percorso Francigeno che sempre più negli ultimi anni ha determinato la riscoperta dei nostri territori sia dal punto di vista culturale e che naturalistico. La Via Francigena è via di luoghi e paesaggi ma anche, e soprattutto, di persone: non solo viaggiatori ma anche tanti intellettuali e amministratori o semplici cittadini che, come in questo caso, hanno contribuito alla realizzazione della variante che andremo ad inaugurare a breve. Un bellissimo progetto nato dalla passione e dall’impegno di tanti diventa ancora più prezioso ed è dimostrazione che dalla convinta condivisione di un obiettivo possano scaturire risultati importanti come questo“.

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