Cava le Predelle, il candidato Sindaco di Borgotaro Martina Delnevo chiede delle risposteCava le Predelle, Martina Delnevo chiede che venga fatta chiarezza

Sono passati ormai cinque anni dalla chiusura della Cava le Predelle e attorno alla sua riapertura aleggiano ancora troppi interrogativi. La candidata Sindaco di Borgotaro Martina Delnevo ha condiviso con la nostra redazione alcune importanti riflessioni, chiedendo delle risposte alla attuale Amministrazione.

Se si fosse seguito il giusto iter,  la cava le Predelle, sarebbe stata chiusa nel 2009 dato che: 

Come risulta dall’art. 7 della Convenzione, la durata dell’autorizzazione iniziale (art. 15 della L.R.17/91) è fissata in anni 5, comprensivi di anni 4 per la fase di estrazione e in anni 1 per la sistemazione finale.

Occorre quindi considerare che:

1)Convenzione per l’attività estrattiva nella cava “Le Predelle” firmata il giorno 23 aprile 2004 tra il Comune di Borgotaro e la Società Esercente la Cava.

2)Autorizzazione alla coltivazione della cava “Le Predelle” del 01 luglio 2004, concessa a questa Società Esercente.

3)Proroga autorizzazione datata 31 agosto 2009, fino alla data di scadenza del 09 giugno 2010, concessa alla stessa società esercente.

Si evidenzia che l’autorizzazione è scaduta il 30.06.2009;

La domanda di proroga è stata presentata soltanto il 28.08.2009;

La proroga è stata rilasciata il 31.08.2009.

Domanda e autorizzazione di proroga sono entrambe intervenute dopo la scadenza dell’autorizzazione che proprio perché scaduta (da ben due mesi), non esisteva più e pertanto non poteva essere prorogata“.

Alla luce di ciò l’analisi di Martina Delnevo prosegue così:

“In proposito il comma 2 dell’art. 15 della L.R. 17/91 recita: “ E’ ammessa la proroga del termine con provvedimento motivato del Sindaco, su domanda del titolare presentata almeno trenta giorni prima della scadenza, nel caso in cui alla data della domanda di proroga non siano state estratte le quantità autorizzate”. Mentre il successivo 3° comma testualmente recita: “La proroga dell’autorizzazione e della relativa convenzione non può in ogni caso essere superiore ad un anno”.

Ha inoltre aggiunto che:

L’attività estrattiva è proseguita anche nel secondo semestre del 2008, nel 2009 e nel 2010 anche se l’autorizzazione era scaduta; La sua improbabile unica proroga possibile anch’essa scaduta; La nuova autorizzazione non era ancora stata concessa;

Ciò posto, dopo tutto questo caos, pensiamo che, i cittadini meritino delle risposte.

Vogliamo un “Amministrazione trasparente” quindi chiediamo per l’ennesima volta

risposte CHIARE.

– Chi sono i professioni, incaricati dal Comune, che si sono occupati della situazione?

– Quanto ci sono costati i loro servizi?

– Dalla convenzione, per l’attività estrattiva, quanti Euro sono entrati nelle case comunali?

– A quanto ammonta la sanzione comminata al titolare della concessione?

– Potete provare l’esistenza di questa fideiussione per l’eventuale ripristino dell’ambiente in cava?

– Se si, a quanto ammonta?

– Quanto verranno a costare i lavori per rimettere in sicurezza il luogo?

– il contenzioso con l’assicurazione? Quanto ci sta costando?

– E i lavori svolti per la regimazione delle acque, quanto sono costati fino ad oggi all’Amministrazione?

Insomma quanti soldi hanno già impiegato e quanti ancora dovranno impiegare i cittadini Borgotaresi per questa storia?

Perchè tacere questi dati? 

Sono notizie pubbliche e che riguardano tutti!”

Infine la candidata Sindaco ha chiuso con quelli che sono i suoi propositi futuri, relativi a questa vicenda:
Noi continueremo a chiedere risposte nella speranza di poter rendere pubblico tutto dopo Maggio 2016“.