La vertenza si è conclusa positivamente meno di un anno dall’avvio; il Sindacato: “Finalmente è stata riconosciuta la loro dignità”

Le nove ragazze plurilaureate che lavoravano alla Magnani Rocca di Traversetolo come guide museali, licenziate ad agosto 2018 per aver denunciato contratti da uscieri, hanno ottenuto un risarcimento per aver lavorato anni con paghe non consone alle loro qualifiche. A comunicare l’esito della vicenda è la Cisl: “Si è conclusa nelle aule del Tribunale di Parma con un cospicuo risarcimento economico, la vicenda che ha coinvolto nove operatrici museali, messe alla porta dopo anni di attività per la Fondazione Magnani Rocca di Mamiano“.

La battaglia delle nove operatrici è terminata con il licenziamento, dopo aver chiesto un aumento nella retribuzione e una stabilizzazione del contratto. Per tutelare i loro diritti, si sono rivolte ad un sindacato, decise a non essere più pagate come uscieri. Per l’esattezza, in un’intervista rilasciata a ilParmense.net, avevano rivelato che il loro era “un contratto di sesto livello come guardiani e vigilanza non armata. Il più basso che esiste. La battaglia per il riconoscimento delle loro qualifiche è quindi finito in tribunale.

La causa legale – afferma Francesca Benedetti, segretaria generale della Cisl di Parma e Piacenza – si è conclusa positivamente a meno di un anno dall’avvio della vertenza. Tutte le operatrici museali coinvolte hanno finalmente visto riconosciute la dignità e la professionalità che le erano state negate. Si tratta di una vicenda emblematica, perché delinea un quadro generale d’impoverimento continuo del lavoro“.

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