Attualità, cultura e turismo, ma anche rilancio del commercio e socialità: il sindaco di Fidenza Andrea Massari ha risposto alle nostre domande tracciando un bilancio dell’anno appena concluso e una previsione per quello che sarà il 2023 fidentino. L’ingrediente per la buona riuscita dei progetti, primo fra tutti la Fiera di San Donnino, è la passione: un elemento da cui partire per migliorare sempre di più la vivibilità e l’attrattiva della città borghigiana. La riqualificazione dell’ex palazzo dei Gesuiti, che sarà possibile grazie ai fondi stanziati dal PNRR, svolge un ruolo fondamentale per il futuro della Città e potrebbe contribuire ad avvicinare il mondo universitario a Fidenza grazie ad una collaborazione – a cui l’Amministrazione sta lavorando – con l’Università di Parma. Allo stesso modo anche gli Ex Licei si apprestano ad avere una nuova vita, sempre grazie ai fondi del PNRR. Una Fidenza che guarda sempre più al futuro e che investe nei settori chiave, con l’obiettivo di diventare sempre più competitiva ed attrattiva, sia per i cittadini che per i turisti.

Iniziamo da un tema molto caro a Fidenza: la Fiera di San Donnino. Come è andata questa edizione? La crisi economica ha in qualche modo impattato sull’organizzazione? Avete già in mente qualche spunto per migliorare l’edizione 2023?

Nel 2022 abbiamo scelto di puntare su una fiera da record, a dispetto dei venti di crisi che spirano dall’inizio della guerra in Ucraina. Venivamo da due edizioni ridotte a causa della pandemia e credo proprio che fosse giunto il momento di dare un segnale importante di vitalità e di voglia di ricominciare. E così è stato: tirando le somme, sono state oltre 200.000 le presenze a Fidenza nell’arco di tre giorni di eventi, con flussi impressionanti dal tardo pomeriggio fino a notte fonda. Tutto esaurito anche nella rete degli hotel fidentini con i loro 482 posti letto e benissimo anche il comparto degli agriturismi. Insomma si è trattato di un’edizione da sold out che per il 2023 proveremo a replicare con numeri ancora più importante grazie al nostro ingrediente segreto: la passione!.

Il PNRR ha già portato a Fidenza 32 milioni di euro per lavori pubblici, sostenibilità e sociale: quali sono i progetti più importanti per la Città?

La sfida del Pnrr consiste nell’essere in grado di progettare e realizzare opere con tempistiche degne di un Paese moderno ed europeo. In questo Fidenza si sta dimostrando all’altezza e a riprova di questa dinamicità le dico che nel frattempo i milioni di progetti finanziati sono saliti a 33. Sono risorse che andranno su iniziative come la realizzazione della nuova scuola Verde, nuovi locali mensa per la scuola Collodi, il recupero dei Gesuiti, la riqualificazione degli Ex Licei e di piazza Svelata o la costruzione della nuova Casa della Salute. Opere essenziali con le quali andremo a disegnare una Fidenza dove, per dirla in sintesi, sarà ancora più bello vivere.

Il commercio è un settore che sta soffrendo le ripercussioni della crisi economica nazionale ed europea: che misure metterete in campo per aiutare gli esercizi commerciali di Fidenza e delle frazioni?

Il principale strumento che abbiamo per sostenere le attività economiche è rappresentato dalla nostra capacità di rendere attrattiva Fidenza per un numero sempre maggiore di persone con iniziative che possano rivolgersi a diversi tipi di pubblico. Se scorro il calendario dell’anno appena concluso gli esempi si possono raccogliere a piene mani: Il festival letterario Testo Pretesto, la seconda edizione del Francigena Fidenza Festival, le iniziative estive di Borgomania, il Festival della Storia, il San Donnino dei record, la rassegna Terra Incognita e da ultimo gli eventi del Natale. E poi i preziosi contributi che sono arrivati dal mondo dell’associazionismo con la prima edizione del Festival Lsd, il concerto del Pagante e la settima edizione di Mangiamusica. Mettendo tutto insieme arriviamo vicini al milione di euro! Uno sforzo non banale e rispetto al quale non chiediamo un solo euro di contribuzione agli esercizi commerciali fidentini.

Politiche giovanili: che progetti sono attivi ad oggi e quali avete in procinto di realizzare per aiutare i giovani del territorio, dal punto di vista lavorativo ma anche di aggregazione e relazione?

Rispetto al tema della socialità rispondo richiamandomi a quanto detto prima: tra i tanti eventi organizzati ne ho citati alcuni rivolti proprio ai giovani ma sopratutto organizzati da giovani che si sono costituiti in associazione e hanno deciso di metterci la faccia! Il tema del lavoro, decisamente più spinoso, esula ovviamente dalle competenze e dagli strumenti a disposizione di un Sindaco. Le azioni che è possibile mettere in campo a livello locale sono di tipo indiretto e, volendole riassumere, passano attraverso la cura complessiva del territorio e della sua dinamicità economica. Solo così si possono garantire opportunità e posti di lavoro. Tra queste azioni indirette voglio però citarne due che mi stanno particolarmente a cuore. La prima riguarda gli Ex Licei, all’interno dei quali andremo ad riservare spazi per attività di startup; la seconda si sviluppa nel contesto della riqualificazione di palazzo Ex Gesuiti. Qui abbiamo avviato un’importante interlocuzione con l’Università degli Studi di Parma per ospitare alcune funzioni all’interno degli spazi recuperati; se riusciremo ad andare in porto con questa iniziativa sarà un primo passo per avvicinare il mondo universitario a Fidenza.

Hanno fatto molto discutere gli autovelox installati la scorsa primavera, che hanno portato ad una pioggia di multe: come riutilizzerete i proventi delle sanzioni? Serviranno per finanziare progetti specifici?

Cominciamo facendo un po’ di chiarezza: gli autovelox sono stati installati su richiesta dei cittadini per monitorare il traffico in zone che si sono rivelate nel tempo molto pericolose per automobilisti, ciclisti e pedoni. Gli impianti sono autorizzati della Prefettura, e francamente l’elevato numero di sanzioni ci conferma che esiste un problema di rispetto dei limiti imposti non da noi, ma dal codice della strada. Infine anche sui proventi va chiarito un passaggio sul quale qualcuno trova utile fare un po’ di disinformazione: non sono soldi che entrano in “cassa” per farci chissà cosa, sono risorse vincolate, anche in questo caso per legge, ad essere reinvestite nella manutenzione delle strade. Molti non si rendono conto del fatto che ogni giorno noi dobbiamo ripristinare marciapiedi, segnaletica, recinzioni, insomma ripristinare ogni sorta di danneggiamento determinato spesso da automobilisti indisciplinati. Da dove vengono i soldi per farlo? Anche – non solo – dalle multe.

Fidenza è anche centro culturale, attraversato dalla via Francigena ma non solo. Come state lavorando per potenziare i servizi culturali e turistici?

Fidenza da tempo si promuove in ambiti diversi e con successo grazie ad investimenti costantemente in crescita nell’organizzazione di eventi, rassegne, iniziative. Il milione di euro speso nel 2022 sta a dimostrare che questo è un ambito nel quale crediamo e che vogliamo far crescere sempre più. In questo quadro la via Francigena è il nostro asso nella manica e per questo ci muoviamo da tempo e in sintonia con l’Associazione Europea delle Vie Francigene che a Fidenza ha sede e che mette in rete 221 enti locali e 88 organizzazioni no profit in Inghilterra, Francia, Svizzera e Italia. Con AEVF abbiamo dato vita alla candidatura della via Francigena nella Lista del Patrimonio Mondiale Unesco, infine da due anni organizziamo il Francigena Fidenza Festival, un’esperienza in costante crescita che unisce la necessità di creare spazi di discussione scientifica con la voglia di aprirsi sempre più al grande pubblico che si dimostra sempre più interessato al turismo dei cammini.

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