fbpx

Rimagna mia | EDITORIALE

di Gabriele Majo Rimagna mia: non è un refuso, abbiamo volutamente mutato il titolo del…

di Gabriele Majo

Rimagna mia: non è un refuso, abbiamo volutamente mutato il titolo del celebre brano di Secondo Casadei che compie 70 anni, adattandolo alla frazione di Monchio delle Corti, Rimagna, appunto, sull’appennino parmense, in omaggio alla 27enne Alessia Dalcielo (a destra nella foto in evidenza) originaria di lì, che ieri sera, attorno alle 22.30, si è esibita insieme alla “Nuova Orchestra Santa Balera”, al Teatro Ariston di Sanremo, nella seconda serata del festival della canzone italiana, in diretta su Rai 1, cantando Romagna Mia, assieme alle voci ai suoni e alle danze di 15 musicisti e 10 ballerini, dai 12 ai 28 anni della “Generazione Z del liscio“, che portano avanti la tradizione, il folklore, l’amore per la Romagna, un progetto di Giordano Sangiorgi, del Mei, Meeting delle Etichette Indipendenti, in collaborazione con Regione Emilia Romagna.

Alessia Dalcielo ha coltivato il suo talento, grazie alla passione per i canti di una volta della nonna Amabile, cantando per le stradine di Rimagna (chiamata il paese dei “cantarìn, sonador e balérìn”) e poi le esibizioni in locali di Parma e Piacenza, prima di trasferirsi in Romagna, dove d’estate canta tutte le sere. Assieme ad un altro gruppo di giovani di cui fa parte, che si chiama “Fade”, ha già partecipato ad alcune trasmissioni televisive. Ed ora la grande ribalta di Sanremo, trasformata nella più grande balera d’Italia.